TARANTO. La tromba d'aria che si e' abbattuta sull'Ilva di Taranto "viene da una 'supercella', uno dei temporali piu' forti che possano esistere in natura". E' la spiegazione del meteorologo di 3bmeteo.com, Francesco Nucera. "In pratica la base del cumulonembo ruota su se stessa e questo consente un maggiore invorticamento dell'aria che letteralmente si avvita salendo. La regioni meridionali si trovano dentro un corridoio molto umido ed instabile sud occidentale. L'instabilita' condizionale si e' liberata a contatto con la catena calabrese che, come una sorta di trampolino, ha creato una ammasso temporalesco. Forti fenomeni si segnalano infatti sull'area della Sila. Una di queste celle ha colpito la citta' di Taranto causando il tornado".
"Da notare -continua Nucera- come le precipitazioni che stanno attanagliando la penisola siano piu' consone ad una fase autunnale che non a quella di inizio inverno. Questo perche' l'atmosfera ha tanta energia in gioco da smaltire e lo fa attraverso fenomeni violenti. Da segnalare -conclude Nucera- come la situazione permanga ancora all'insegna del maltempo al Sud nelle prossime ore; un area da monitorare e' quella del Salento", dove non sono esclusi "temporali intensi".
"Da notare -continua Nucera- come le precipitazioni che stanno attanagliando la penisola siano piu' consone ad una fase autunnale che non a quella di inizio inverno. Questo perche' l'atmosfera ha tanta energia in gioco da smaltire e lo fa attraverso fenomeni violenti. Da segnalare -conclude Nucera- come la situazione permanga ancora all'insegna del maltempo al Sud nelle prossime ore; un area da monitorare e' quella del Salento", dove non sono esclusi "temporali intensi".