Berlusconi suona la carica: torno per vincere. Monti, attenti a populismi

(Foto: l'ex premier Silvio Berlusconi)
ROMA. Per la prima volta dall'apertura della crisi, parla Silvio Berlusconi, in visita al Milan a Milanello. "Mi sembra" per le prossime elezioni "sia stato indicato il 10 marzo e mi sembra una data che va bene", afferma l'ex premier. "Palazzo Chigi non mi è mai mancato neanche per un minuto. Ritorno con disperazione a interessarmi della cosa pubblica e lo faccio ancora una volta per senso di responsabilità". Berlusconi spiega che "con grande senso di responsabilità continueremo ad appoggiare i provvedimenti che già sono in parlamento a partire dalla legge Finanziaria", ma aggiunge che "è giusto che gli italiani tornino a una condizione che sia diversa da quella di un governo tecnico".

''Entro in gara per vincere'', sottolinea il leader del Pdl. ''Anche quando facevo sport, lavoravo, studiavo, non sono mai entrato in una gara per ottenere un buon posizionamento, ma sono sempre entrato in gara per vincere''. "Era chiaro a tutti che ci volesse un leader riconosciuto, abbiamo cercato un Berlusconi del '94 e non lo abbiamo trovato, ma non e' che non lo abbiamo cercato, lo abbiamo cercato eccome, ma 'el ghe no'", afferma, a proposito della leadership del Pdl.

E' preoccupato per quanto sta avvenendo in Italia? "No, mi sembra una situazione gestibile nella normalità della vita democratica di un Paese". Così il premier Mario Monti a margine di un convegno a Cannes. Nel pomeriggio Monti è atteso al Quirinale per un colloquio con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dopo la crisi politica aperta dall'uscita del Pdl dalla maggioranza in Parlamento.

Il fenomeno del populismo "esiste in molti paesi" e "anche in Italia: è un fenomeno molto diffuso con la tendenza a non vedere la complessità dei problemi o forse a vederla, ma a nasconderla ai cittadini elettori facendo leva sui loro interessi immediati e senza fare azioni di spiegazioni della complessità dei problemi come io credo faccia parte dei doveri di chi ha delle responsabilità politiche", sottolinea Monti. "Purtroppo questa scorciatoia - afferma il capo del governo - verso la ricerca del consenso anche attraverso la presentazioni di promesse illusorie è un fenomeno che in molti Paesi europei e non solo europei sta caratterizzando la vita politica".

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