BARI. Il dibattito in aula consiliare sul bilancio 2013:
Maurizio Friolo (Pdl): “Ritengo che un bilancio, prima di essere approvato, debba essere considerato per due peculiarità : l’apertura e l’intelligenza del provvedimento. Per apertura intendo la capacità di interessarsi del quotidiano e, quindi, saper rilevare i problemi dei pugliesi.
Per intelligenza intendo il senso più letterale del termine. Parlo di intelligenza intesa, nel senso più letterale del termine, come intus legere, leggere dentro le esigenze dei cittadini pugliesi per comprenderne i reali bisogni e le vere esigenze, soprattutto in un periodo così critico e delicato.
Ci dobbiamo chiedere, con umiltà , visto che i soldi non sono i nostri, se siamo in grado di soddisfare per davvero le esigenze dei pugliesi. Questo Consiglio regionale, ritengo che abbia fatto sacrifici, ci siamo ridotti le indennità , abbiamo ridotto il numero dei consiglieri, com’era giusto fare, però non siamo riusciti nello sforzo di ridurre le tasse.
Rocco Palese (Pdl): “È un bilancio che non ci soddisfa, che ha visto il nostro voto contrario soprattutto perché non si è riusciti a risolvere il problema del carico fiscale regionale che continua a esserci per i pugliesi anche per il 2013.
Noi proporremo un emendamento per l’abolizione dell’accisa sull’IRBA perché se rimarrà la nostra sarà la benzina più cara d’Europa. Proponiamo inoltre la soppressione delle aliquote IRPEF e IRAP.
Se dai documenti risulta che gli obiettivi per la spesa sanitaria, come da Piano di rientro, sono stati raggiunti, tanto che non si introducono risorse aggiuntive nel contesto del bilancio del 2013, formalizzeremo un emendamento con cui si possa abolire l’imposizione di un euro per ogni ricetta per le prescrizioni mediche per i farmaci, a partire dal 1° aprile 2013.
Lo scandalo è la continua disattesa mancanza di controllo sulle Agenzie, un mostro che avete creato. Sono fuori controllo, ma soprattutto come si giustificano le recenti assunzioni? Ben trentanove persone.
l’ARIF, è diventata praticamente una grande regione, con 1.300 dipendenti e numerosi contenziosi.
Parliamo di oltre 30 milioni di euro all’anno del bilancio autonomo.
Proponiamo la soppressione delle aliquote IRPEF, IRAP e IRBA.
Michele Losappio (Sel): Credo che la nostra Regione sia forse l’unica in Italia che in questo momento riduce il prelievo Irpef della metà , da 100 a 50 milioni.
Penso che questo Bilancio sia sicuramente uno dei migliori presentati dall’attuale maggioranza di centrosinistra, perché riesce, in un periodo di vacche magre, a ridurre l’imposizione fiscale anche per alcune categorie, come per esempio bar, ristoro e a dare qualche segnale significativo su settori strategici, come diritto allo studio e università , con l’incremento delle borse di studio.
Il primo ad avanzare, in una sede ufficiale, cioè in Commissione, l’idea di andare alla riduzione di questi ticket è stato l’assessore al bilancio Pelillo, quindi neanche un collega di maggioranza, ma proprio il Governo.
Ritengo che il senso di responsabilità reciproco che gli amici dell’opposizione hanno esercitato ed espresso con atti concreti nell’ultimo anno e che è stato altrettanto raccolto dalla maggioranza, oggi, in questo quadro di incertezza politica nazionale, è andato unicamente in direzione della Puglia e dei pugliesi.
Questo fa onore a tutti quanti, perché noi abbiamo lavorato per la Puglia e siamo riusciti, in particolare in quest’ultimo anno, a mettere da parte i pregiudizi dei nostri rispettivi punti di riferimento generali per rendere il lavoro per la Puglia il più proficuo possibile.
Non so se avrò altre occasioni per farlo, viste le prossime candidature alla Camera, quindi ringrazio per questo il mio più implacabile avversario politico fra tutti, una persona che stimo e che considero amica, il presidente Rocco Palese, per quello che ha fatto per questa Regione in questa sua lunga militanza istituzionale, in cui, nelle varie collocazioni, da Governo o da opposizione, non ha mai rinunciato a battersi non solo per le sue idee, ma per il bene comune, che è uno solo: la Puglia”.
Patrizio Mazza: “Il bilancio regionale, come quello familiare, rappresenta sempre un momento importante delle decisioni, di quello che si muove all’interno della Regione, di quelli che sarebbero gli auspici e le direzioni verso cui vorremmo andare.
Per cui, dire che la sanità dall’anno scorso a quest’anno ridurrà le sue spese di circa il 2-3 per cento non è un qualcosa che mi chiarisce dove questa Regione politicamente voglia andare.
Da un Bilancio scaturisce l’azione politica.
In una situazione di questo tipo, il Bilancio va preso globalmente così com’è, va accettato. Noi vogliamo che si guardi avanti. Vorremmo, altresì, che questo Consiglio qualificasse sempre di più il suo pensiero, soprattutto creando una ricerca che vada verso l’efficienza, verso l’eliminazione degli sprechi, verso la qualificazione delle persone che operano all’interno di un servizio sanitario”.
Giammarco Surico(Fli): “Questo che ci apprestiamo ad approvare è un bilancio importantissimo per la vita di questa regione. In un momento così confuso e difficile, si cerca di individuare un percorso per il futuro. Devo dare atto al governo ed all’assessore al bilancio, Michele Pelillo, dello sforzo fatto nella direzione di benefici per le nostre imprese. Ma questo non basta. È necessario dare un segnale di vicinanza ai cittadini con una riduzione della pressione fiscale”.
Francesco Damone (Ppdt): “I cittadini, le famiglie vivono il dramma, il dolore procurati da questa crisi profonda e noi politici ci divertiamo a litigare fra di noi. Non ce lo possiamo permettere in questo momento storico, dobbiamo sfoderare tutte le nostre capacità di mediazione, qualità prioritaria della politica. Non posso non ammettere che alcuni problemi in questi anni sono stati risolti, uno per tutti la questione dei dipendenti dell’Enaip e per questo devo elogiare l’assessore Alba Sasso.
Giannicola De Leonardis (Udc): “Non mi è mai capitato, in tanti anni, di assistere ad una seduta di bilancio con i banchi completamente vuoti. Consiglieri, capigruppo, assessori, tutti presi dalle primarie e dalle eventuali secondarie. Comportamenti di questo genere, mentre si discute del futuro della nostra regione, sono inqualificabili. Sono anni che chiedo in sede di bilancio di avere un programma serio su quelle che sono le intenzioni delle nostre partecipate. Faccio fatica ad accettare ancora dopo anni lo sperpero di danaro per i Consorzi di bonifica commissariati. Abbiamo determinato l’abitudine nel personale di questi enti a non svolgere più il ruolo per cui sono pagati. Uno spreco inaccettabile, mentre le famiglie pugliesi sono in sofferenza economica grave”.
Salvatore Negro (Udc): “Posso affermare che questa legislatura sia stata di gran lunga la peggiore nella storia della Regione Puglia. Tutti tesi alle poltrone da conquistare e alle primarie, nessuno si occupa di onorare il mandato che gli elettori gli hanno conferito. Detto questo come non avere contezza del fenomeno populistico che dilaga e sta erodendo consensi sia a destra che a sinistra.
La promessa elettorale tradita ma soprattutto il costo che queste elezioni anticipate avranno, graveranno come un macigno nella nostra credibilità con l’elettorato.
Leonardo Di Gioa (Pdl): Mi approccio a quello che indubbiamente sarà l’ultimo bilancio di questa legislatura, con uno stato d’animo molto particolare. Sono disorientato e ho il timore che questi anni siano stati inutili. Faccio fatica ad individuare quali siano le reali priorità di questi anni. Mi sarebbe piaciuto intravedere un minimo di disponibilità verso la riduzione della pressione fiscale per i pugliesi.
Domi Lanzilotta (Pdl): “Questa è una legge di bilancio che risente di tutte le contraddizioni di questi anni. Una legislatura, questa ultima, contrassegnata dalla grande assenza del presidente Vendola, impegnato a tempo pieno alla sua corsa personale verso il Parlamento, dimenticando completamente gli impegni assunti con i pugliesi. Mi piace citare una preghiera di Tommaso Moro per ritrovare le energie per continuare i miei sforzi tesi verso una politica di qualità nell’interesse dei cittadini e non essere sopraffatto dalla forte tentazione di gettare la spugna”.
Maurizio Friolo (Pdl): “Ritengo che un bilancio, prima di essere approvato, debba essere considerato per due peculiarità : l’apertura e l’intelligenza del provvedimento. Per apertura intendo la capacità di interessarsi del quotidiano e, quindi, saper rilevare i problemi dei pugliesi.
Per intelligenza intendo il senso più letterale del termine. Parlo di intelligenza intesa, nel senso più letterale del termine, come intus legere, leggere dentro le esigenze dei cittadini pugliesi per comprenderne i reali bisogni e le vere esigenze, soprattutto in un periodo così critico e delicato.
Ci dobbiamo chiedere, con umiltà , visto che i soldi non sono i nostri, se siamo in grado di soddisfare per davvero le esigenze dei pugliesi. Questo Consiglio regionale, ritengo che abbia fatto sacrifici, ci siamo ridotti le indennità , abbiamo ridotto il numero dei consiglieri, com’era giusto fare, però non siamo riusciti nello sforzo di ridurre le tasse.
Rocco Palese (Pdl): “È un bilancio che non ci soddisfa, che ha visto il nostro voto contrario soprattutto perché non si è riusciti a risolvere il problema del carico fiscale regionale che continua a esserci per i pugliesi anche per il 2013.
Noi proporremo un emendamento per l’abolizione dell’accisa sull’IRBA perché se rimarrà la nostra sarà la benzina più cara d’Europa. Proponiamo inoltre la soppressione delle aliquote IRPEF e IRAP.
Se dai documenti risulta che gli obiettivi per la spesa sanitaria, come da Piano di rientro, sono stati raggiunti, tanto che non si introducono risorse aggiuntive nel contesto del bilancio del 2013, formalizzeremo un emendamento con cui si possa abolire l’imposizione di un euro per ogni ricetta per le prescrizioni mediche per i farmaci, a partire dal 1° aprile 2013.
Lo scandalo è la continua disattesa mancanza di controllo sulle Agenzie, un mostro che avete creato. Sono fuori controllo, ma soprattutto come si giustificano le recenti assunzioni? Ben trentanove persone.
l’ARIF, è diventata praticamente una grande regione, con 1.300 dipendenti e numerosi contenziosi.
Parliamo di oltre 30 milioni di euro all’anno del bilancio autonomo.
Proponiamo la soppressione delle aliquote IRPEF, IRAP e IRBA.
Michele Losappio (Sel): Credo che la nostra Regione sia forse l’unica in Italia che in questo momento riduce il prelievo Irpef della metà , da 100 a 50 milioni.
Penso che questo Bilancio sia sicuramente uno dei migliori presentati dall’attuale maggioranza di centrosinistra, perché riesce, in un periodo di vacche magre, a ridurre l’imposizione fiscale anche per alcune categorie, come per esempio bar, ristoro e a dare qualche segnale significativo su settori strategici, come diritto allo studio e università , con l’incremento delle borse di studio.
Il primo ad avanzare, in una sede ufficiale, cioè in Commissione, l’idea di andare alla riduzione di questi ticket è stato l’assessore al bilancio Pelillo, quindi neanche un collega di maggioranza, ma proprio il Governo.
Ritengo che il senso di responsabilità reciproco che gli amici dell’opposizione hanno esercitato ed espresso con atti concreti nell’ultimo anno e che è stato altrettanto raccolto dalla maggioranza, oggi, in questo quadro di incertezza politica nazionale, è andato unicamente in direzione della Puglia e dei pugliesi.
Questo fa onore a tutti quanti, perché noi abbiamo lavorato per la Puglia e siamo riusciti, in particolare in quest’ultimo anno, a mettere da parte i pregiudizi dei nostri rispettivi punti di riferimento generali per rendere il lavoro per la Puglia il più proficuo possibile.
Non so se avrò altre occasioni per farlo, viste le prossime candidature alla Camera, quindi ringrazio per questo il mio più implacabile avversario politico fra tutti, una persona che stimo e che considero amica, il presidente Rocco Palese, per quello che ha fatto per questa Regione in questa sua lunga militanza istituzionale, in cui, nelle varie collocazioni, da Governo o da opposizione, non ha mai rinunciato a battersi non solo per le sue idee, ma per il bene comune, che è uno solo: la Puglia”.
Patrizio Mazza: “Il bilancio regionale, come quello familiare, rappresenta sempre un momento importante delle decisioni, di quello che si muove all’interno della Regione, di quelli che sarebbero gli auspici e le direzioni verso cui vorremmo andare.
Per cui, dire che la sanità dall’anno scorso a quest’anno ridurrà le sue spese di circa il 2-3 per cento non è un qualcosa che mi chiarisce dove questa Regione politicamente voglia andare.
Da un Bilancio scaturisce l’azione politica.
In una situazione di questo tipo, il Bilancio va preso globalmente così com’è, va accettato. Noi vogliamo che si guardi avanti. Vorremmo, altresì, che questo Consiglio qualificasse sempre di più il suo pensiero, soprattutto creando una ricerca che vada verso l’efficienza, verso l’eliminazione degli sprechi, verso la qualificazione delle persone che operano all’interno di un servizio sanitario”.
Giammarco Surico(Fli): “Questo che ci apprestiamo ad approvare è un bilancio importantissimo per la vita di questa regione. In un momento così confuso e difficile, si cerca di individuare un percorso per il futuro. Devo dare atto al governo ed all’assessore al bilancio, Michele Pelillo, dello sforzo fatto nella direzione di benefici per le nostre imprese. Ma questo non basta. È necessario dare un segnale di vicinanza ai cittadini con una riduzione della pressione fiscale”.
Francesco Damone (Ppdt): “I cittadini, le famiglie vivono il dramma, il dolore procurati da questa crisi profonda e noi politici ci divertiamo a litigare fra di noi. Non ce lo possiamo permettere in questo momento storico, dobbiamo sfoderare tutte le nostre capacità di mediazione, qualità prioritaria della politica. Non posso non ammettere che alcuni problemi in questi anni sono stati risolti, uno per tutti la questione dei dipendenti dell’Enaip e per questo devo elogiare l’assessore Alba Sasso.
Giannicola De Leonardis (Udc): “Non mi è mai capitato, in tanti anni, di assistere ad una seduta di bilancio con i banchi completamente vuoti. Consiglieri, capigruppo, assessori, tutti presi dalle primarie e dalle eventuali secondarie. Comportamenti di questo genere, mentre si discute del futuro della nostra regione, sono inqualificabili. Sono anni che chiedo in sede di bilancio di avere un programma serio su quelle che sono le intenzioni delle nostre partecipate. Faccio fatica ad accettare ancora dopo anni lo sperpero di danaro per i Consorzi di bonifica commissariati. Abbiamo determinato l’abitudine nel personale di questi enti a non svolgere più il ruolo per cui sono pagati. Uno spreco inaccettabile, mentre le famiglie pugliesi sono in sofferenza economica grave”.
Salvatore Negro (Udc): “Posso affermare che questa legislatura sia stata di gran lunga la peggiore nella storia della Regione Puglia. Tutti tesi alle poltrone da conquistare e alle primarie, nessuno si occupa di onorare il mandato che gli elettori gli hanno conferito. Detto questo come non avere contezza del fenomeno populistico che dilaga e sta erodendo consensi sia a destra che a sinistra.
La promessa elettorale tradita ma soprattutto il costo che queste elezioni anticipate avranno, graveranno come un macigno nella nostra credibilità con l’elettorato.
Leonardo Di Gioa (Pdl): Mi approccio a quello che indubbiamente sarà l’ultimo bilancio di questa legislatura, con uno stato d’animo molto particolare. Sono disorientato e ho il timore che questi anni siano stati inutili. Faccio fatica ad individuare quali siano le reali priorità di questi anni. Mi sarebbe piaciuto intravedere un minimo di disponibilità verso la riduzione della pressione fiscale per i pugliesi.
Domi Lanzilotta (Pdl): “Questa è una legge di bilancio che risente di tutte le contraddizioni di questi anni. Una legislatura, questa ultima, contrassegnata dalla grande assenza del presidente Vendola, impegnato a tempo pieno alla sua corsa personale verso il Parlamento, dimenticando completamente gli impegni assunti con i pugliesi. Mi piace citare una preghiera di Tommaso Moro per ritrovare le energie per continuare i miei sforzi tesi verso una politica di qualità nell’interesse dei cittadini e non essere sopraffatto dalla forte tentazione di gettare la spugna”.
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