TARANTO. Su questo decreto "a prima vista nascono dei dubbi e delle perplessita'. Pero', dobbiamo prima studiare bene il provvedimento e poi decidere". Lo dice all'Adnkronos il procuratore capo della Repubblica del Tribunale di Taranto Franco Sebastio, a proposito del decreto legge licenziato ieri dal Consiglio dei ministri sulla questione dello stabilimento siderurgico Ilva.
"Certamente una valutazione la dobbiamo fare, mi pare ovvio", aggiunge. "Anche per un fatto di serieta', non possiamo dire subito cosa faremo. Dovremo approfondire la questione che e' di una certa complessita' - ribadisce Sebastio - Dopo di che prenderemo le nostre decisioni".
Insomma e' necessaria una breve pausa di riflessione e di valutazione prima di prendere una decisione. "Una decisione comunque collegiale - precisa il procuratore - io sono uno dei cinque pubblici ministeri che stanno seguendo la vicenda". Sebastio sottolinea che "d'altronde tutti quelli che si interessano di questa vicenda hanno avuto qualche dubbio".
Peraltro anche da parte del governo, in qualche dichiarazione, si e' parlato di eventuali eccezioni di incostituzionalita' che non sortirebbero effetto. Quindi significa, che il problema comunque viene tenuto in considerazione. In ogni caso Sebastio sottolinea che "una cosa e' il dubbio, che comporta un approfondimento, altra cosa e' aver preso delle decisioni. Dobbiamo approfondire. Non si puo' escludere che, approfondendo, ci si convinca", continua. La decisione sulla strada da intraprendere rispetto al decreto non e' gia' presa.
"Sembra quasi che abbiamo gia' deciso e che abbiamo solo l'imbarazzo della scelta, il che non sarebbe corretto. Dobbiamo decidere innanzitutto se riteniamo o no di prendere un'iniziativa perche', se poi ci convinciamo che le cose vanno bene cosi', non prendiamo nessuna iniziativa. Ove dovessimo decidere di prendere l'iniziativa - conclude - dobbiamo poi studiare il percorso da seguire".
"Certamente una valutazione la dobbiamo fare, mi pare ovvio", aggiunge. "Anche per un fatto di serieta', non possiamo dire subito cosa faremo. Dovremo approfondire la questione che e' di una certa complessita' - ribadisce Sebastio - Dopo di che prenderemo le nostre decisioni".
Insomma e' necessaria una breve pausa di riflessione e di valutazione prima di prendere una decisione. "Una decisione comunque collegiale - precisa il procuratore - io sono uno dei cinque pubblici ministeri che stanno seguendo la vicenda". Sebastio sottolinea che "d'altronde tutti quelli che si interessano di questa vicenda hanno avuto qualche dubbio".
Peraltro anche da parte del governo, in qualche dichiarazione, si e' parlato di eventuali eccezioni di incostituzionalita' che non sortirebbero effetto. Quindi significa, che il problema comunque viene tenuto in considerazione. In ogni caso Sebastio sottolinea che "una cosa e' il dubbio, che comporta un approfondimento, altra cosa e' aver preso delle decisioni. Dobbiamo approfondire. Non si puo' escludere che, approfondendo, ci si convinca", continua. La decisione sulla strada da intraprendere rispetto al decreto non e' gia' presa.
"Sembra quasi che abbiamo gia' deciso e che abbiamo solo l'imbarazzo della scelta, il che non sarebbe corretto. Dobbiamo decidere innanzitutto se riteniamo o no di prendere un'iniziativa perche', se poi ci convinciamo che le cose vanno bene cosi', non prendiamo nessuna iniziativa. Ove dovessimo decidere di prendere l'iniziativa - conclude - dobbiamo poi studiare il percorso da seguire".