TARANTO. "Io volevo chiedere perdono a tutti, anche alla mamma di Sarah. Dopotutto ha perso una figlia. Io non ho avuto mai niente contro di lei. Lei e' convinta che sono state mia figlia e mia moglie". Lo ha detto Michele Misseri durante il controesame rispondendo alle domande dell'avvocato Franco Coppi, legale della figlia Sabrina, durante l'udienza in Corte d'Assise a Taranto per l'omicidio di Sarah Scazzi avvenuto il 26 agosto del 2010.
L'uomo ha detto di provare "sensi di colpa" non solo nei confronti della ragazza morta ma anche nei confronti della moglie e della figlia che si trovano in carcere. Ha aggiunto quindi di aver detto che stava bene in carcere perche' sapeva "quello che dovevo soffrire. Sapevo quello cui andavo incontro". Il suo interrogatorio e' andato avanti stamane dalle 10.15 fino alle 13.30, poi e' ripreso dopo una pausa di un'oretta ed e' ancora in corso. Dopo essere stato sentito dai pm Mariano Buccoliero e Pietro Argentino fino al primo pomeriggio, Misseri e' stato controesaminato sia dagli avvocati di parte civile, sia da quelli di altri imputati, tra i quali appunto l'avvocato della figlia Sabrina.
L'uomo ha detto di provare "sensi di colpa" non solo nei confronti della ragazza morta ma anche nei confronti della moglie e della figlia che si trovano in carcere. Ha aggiunto quindi di aver detto che stava bene in carcere perche' sapeva "quello che dovevo soffrire. Sapevo quello cui andavo incontro". Il suo interrogatorio e' andato avanti stamane dalle 10.15 fino alle 13.30, poi e' ripreso dopo una pausa di un'oretta ed e' ancora in corso. Dopo essere stato sentito dai pm Mariano Buccoliero e Pietro Argentino fino al primo pomeriggio, Misseri e' stato controesaminato sia dagli avvocati di parte civile, sia da quelli di altri imputati, tra i quali appunto l'avvocato della figlia Sabrina.
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