BARI. “Mi fa piacere apprendere dal comunicato della Bridgestone che essi conoscono il significato della parola “prudenza”: fino ad oggi, a causa delle modalità con le quali la chiusura dello stabilimento è stata comunicata dall’azienda, ho dovuto gestire l’angoscia e la rabbia di centinaia di famiglie che sono state liquidate con una videoconferenza di 4 minuti. C’erano modi istituzionali per comunicare una decisione così drammatica e questi modi non sono stati rispettati. Si è mancato di rispetto agli operai e alla città di Bari.
Considero dunque il comunicato della Bridgestone come un’ammissione di responsabilità per aver mancato alle regole minime della deontologia verso le istituzioni della città e della regione e, prima ancora, dei lavoratori.
Prendo atto che l’azienda ha intenzione di partecipare al tavolo del 14 marzo con spirito costruttivo.
In quella sede destinata alla ben più importante finalità di salvare la fabbrica e le oltre mille famiglie collegate ad essa, se l’azienda ne avrà ancora interesse, avremo modo di chiarire di persona le incomprensibili lagnanze concernenti i dirigenti della fabbrica. Inutile dire che se la Bridgestone con il suo comunicato intendeva invece intimidirmi ed impedirmi di essere la voce dei miei concittadini ha sbagliato indirizzo. Sono addestrato per resistere ad ogni tipo di intimidazione”.
Così in un comunicato il sindaco di Bari Michele Emiliano.