TARANTO. "Da parte di Sabrina Misseri non vi era solo il risentimento verso la cugina per aver rivelato un sms di Ivano" e anche per aver riferito al fratello Claudio Scazzi del rapporto sessuale tra Sabrina e lo stesso Ivano che aveva causato la reazione stizzita di quest'ultimo, ma era arrabbiata anche "per essere stata umiliata da Ivano in presenza di quella che ormai considerava una rivale". Così il procuratore aggiunto del Tribunale di Taranto, Pietro Argentino, nella requisitoria che sta svolgendo davanti alla Corte di Assise dove e' in corso il processo per l'omicidio della 15enne Sarah Scazzi.
Secondo il procuratore, che ha condotto le indagini e ha partecipato al dibattimento insieme al pm Mariano Buccoliero, "Sabrina Misseri cerca sempre di attenuare quello che Sarah avrebbe potuto ancora dire sul suo conto". Infine Argentino ha ribadito la validita' della contestazione "dei motivi abietti del delitto".
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