Nicola Zuccaro. Sono ore febbrili quelle che segnano l'inizio di Mercoledì 17 Aprile 2013. Alla vigilia dell'inizio della prima votazione per il Capo dello Stato , nel tam tam dei candidati rispunta Massimo D'Alema.
Da ex Presidente del Consiglio e da ex Ministro degli Esteri, "Baffino" potrebbe rispondere ai requisiti per il nuovo Presidente della Repubblica quali la lunga esperienza politico-parlamentare, il nutrito curriculum
istituzionale che oltre agli incarichi precedentemente menzionati ha visto D'Alema presiedere il Copasir ossia il Comitato di vigilanza sui servizi di sicurezza della Repubblica.
La conoscenza della macchina governativa dello Stato unita al lungo corso di dirigente partitico di D'Alema rappresenterebbe la risposta al rebus su chi sarà il successore di Giorgio Napolitano.
L'elezione del leader maximo, come un tempo definito dalla stampa, potrebbe rappresentare la continuità dell'attuale Capo dello Stato anche in termini di formazione politica con identica matrice migliorista-togliattiana e, nello stesso tempo, una rivincita per Baffino dopo la mancata elezione al Colle più prestigioso d'Italia.
La conoscenza della macchina governativa dello Stato unita al lungo corso di dirigente partitico di D'Alema rappresenterebbe la risposta al rebus su chi sarà il successore di Giorgio Napolitano.
L'elezione del leader maximo, come un tempo definito dalla stampa, potrebbe rappresentare la continuità dell'attuale Capo dello Stato anche in termini di formazione politica con identica matrice migliorista-togliattiana e, nello stesso tempo, una rivincita per Baffino dopo la mancata elezione al Colle più prestigioso d'Italia.
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