di Andrea Stano - Giornata esaltante per i cittadini di Bari. Come consuetudine durante la festa di San Nicola si sono esibite tra applausi scroscianti e palpitazioni cardiache le meravigliose “Frecce Tricolore”, ossia, la Pattuglia Acrobatica Nazionale del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico.
+ A lezione di aeronautica militare alla Terza Regione Aerea di Bari
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Migliaia di persone si sono catapultate sul lungomare per assistere alle fantastiche evoluzioni mirabolanti dei dieci Aermacchi MB-339PAN.
Con Corso Vittorio Emanuele e lo stesso lungomare chiuso al traffico, la scelta su quale mezzo utilizzare per partecipare alla manifestazione è stata molto semplice: l’autobus, per l’esattezza, le navette del Park & Ride, sette per l’occasione, vista l’ incredibile seppur prevedibile affluenza.
All’assalto del mezzo pubblico, neanche fossero le botteghe del pane nella Milano del 1628, i passeggeri, coraggiosi sfidanti della canicola e compressi come sardine, raggiungono cifre inimmaginabili. Sono centinaia, tra giovani, bimbi ed anziani, a beneficiare del servizio per arrivare in tempo ed assistere allo spettacolo più affascinante ed entusiasmante di questa frenetica “tre giorni” barese per la festa del santo patrono cittadino.
E l’interesse nutrito dai molti stranieri presenti, dimostra l’importanza stratosferica dell’evento.
Alle 17:00 in punto giungono i dieci aerei partiti da Gioia del Colle dopo l’esibizione dell’elicottero HH34 dell’84° Centro Sar impegnato in una dimostrazione di soccorso in mare. Il velivolo con le pale abbandonerà la scena sventolando il Tricolore in un tripudio di applausi.
Le frecce manterranno il fiato sospeso per circa mezz’ora, tra virate, impennate, incroci, aperture e le celebri figure come il cuore, l’Arizona e la bomba.
Le bocche si spalancano e gli occhi si sgranano per queste evoluzioni pericolosissime e meticolosamente preparate a 650 chilometri orari.
I “Pony”, come questa particolare tipologia di aerei viene definita, volano sfruttando una sincronia perfetta. Le distanze l’uno con l’altro sono praticamente le stesse.
Tra un’apertura e l’altra, guidata dal comandante alla guida del Pony 0, tre chilometri di rettilineo sono a disposizioni per il solista, Capitano Fabio Capodanno, esperto in tonneau, Schneider e volo folle. Spettacolare la sua fuga isolata in cielo, per poi ripiombare giù in picchiata a tutta velocità , una metafora moderna dell’Icaro mitologico. Magnifico, poi, il movimento a serpente che conclude la sua personale dimostrazione.
Trionfante il finale, sulle note del Nessun Dorma di Luciano Pavarotti.
I cavalli d’acciaio hanno brillato ancora una volta sotto il sole del capoluogo pugliese dinanzi agli occhi stupefatti dei cittadini baresi. Prestazione impeccabile e commovente.
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