BARI - Fondi europei, la Puglia raggiunge i target di spesa assegnati per il 31 maggio. Una dichiarazione del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.
“Dopo i complimenti del Commissario europeo per le politiche di coesione, Johannes Hahn, che ha segnalato le performences positive della Puglia sia dal punto di vista quantitativo della spesa effettuata che dal punto di vista delle buone pratiche a livello continentale (come nel caso delle politiche per l’innovazione), ora un’altra buona notizia è certamente quella del raggiungimento dei target di spesa che ci erano stati assegnati per il 31 maggio del corrente anno. La Puglia spende più di un quarto dell’intero ammontare delle risorse comunitarie per l’intera Italia (cioè di tutte le regioni messe insieme, sia quelle dell’obiettivo convergenza che quelle dell’obiettivo competitività), si avvicina al 50% della spesa complessiva del “fondo per lo sviluppo regionale”, supera in velocità tutti gli ostacoli frapposti dalla pletora di norme e regolamenti che rendono affannosa sia la spesa che la sua rendicontazione. Alla luce di questi risultati, diventerebbe davvero incomprensibile e beffardo per noi doverci trovare nella condizione di fermare di colpo la macchina, perché lo sbarramento del patto di stabilità ci chiede di usare il freno a mano. Noi siamo capaci di spendere, abbiamo l’unica autorità di Audit con una certificazione di qualità (Iso 9001), abbiamo raggiunto risultati davvero inimmaginabili ancora pochi anni fa: ma dover bloccare tutto, mentre la crisi peggiora di giorno in giorno la condizione sociale del Paese e anche della nostra regione, sarebbe una prova di miopia sociale e di sadismo istituzionale. Per questo attendiamo con ansia che il governo italiano, nelle sedi europee e ovunque sia necessario, si impegni a toglierci il cappio di quei vincoli assurdi dal collo delle nostre economie”.
“Dopo i complimenti del Commissario europeo per le politiche di coesione, Johannes Hahn, che ha segnalato le performences positive della Puglia sia dal punto di vista quantitativo della spesa effettuata che dal punto di vista delle buone pratiche a livello continentale (come nel caso delle politiche per l’innovazione), ora un’altra buona notizia è certamente quella del raggiungimento dei target di spesa che ci erano stati assegnati per il 31 maggio del corrente anno. La Puglia spende più di un quarto dell’intero ammontare delle risorse comunitarie per l’intera Italia (cioè di tutte le regioni messe insieme, sia quelle dell’obiettivo convergenza che quelle dell’obiettivo competitività), si avvicina al 50% della spesa complessiva del “fondo per lo sviluppo regionale”, supera in velocità tutti gli ostacoli frapposti dalla pletora di norme e regolamenti che rendono affannosa sia la spesa che la sua rendicontazione. Alla luce di questi risultati, diventerebbe davvero incomprensibile e beffardo per noi doverci trovare nella condizione di fermare di colpo la macchina, perché lo sbarramento del patto di stabilità ci chiede di usare il freno a mano. Noi siamo capaci di spendere, abbiamo l’unica autorità di Audit con una certificazione di qualità (Iso 9001), abbiamo raggiunto risultati davvero inimmaginabili ancora pochi anni fa: ma dover bloccare tutto, mentre la crisi peggiora di giorno in giorno la condizione sociale del Paese e anche della nostra regione, sarebbe una prova di miopia sociale e di sadismo istituzionale. Per questo attendiamo con ansia che il governo italiano, nelle sedi europee e ovunque sia necessario, si impegni a toglierci il cappio di quei vincoli assurdi dal collo delle nostre economie”.
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