Ilva, Lemma: “Incontro opportuno a Bari ma adesso confronto a Taranto”
BARI - La Consigliera regionale del Pd, Anna Rita Lemma ha diffuso la seguente nota:
“Ho partecipato all'incontro sull'Ilva, convocato a Bari dal governatore Nichi Vendola, perché credevo fosse utile ragionare a livello regionale - mettendo assieme tutte le componenti fondamentali - su cosa proporre e su come affrontare le conseguenze delle decisioni che già nelle prossime ore il Governo dovrà assumere
Ho partecipato perché esserci, stamane, è stato normale per chi ha il dovere di rappresentare la propria Città in una fase storica così drammatica.
La presenza dei parlamentari avrebbe consentito la condivisione complessiva dell'analisi tecnica svolta stamani a Bari e, perché no, la possibilità di trarre spunti e suggerimenti da trasferire compiutamente ai tavoli ministeriali, mostrando all'Italia l'immagine di una Puglia compatta.
Oggi, a Bari, è stata messa a fuoco la realtà con la quale i tarantini stanno facendo i conti. La Puglia ha tracciato la sua analisi.
Adesso, c'è una strada da percorrere celermente. Bisogna puntare alla soluzione più efficace, magari attraverso un commissario che possa esercitare agevolmente i compiti che gli verranno assegnati dal Governo.
A questo punto, evidenzio la necessità che Taranto venga coinvolta direttamente sulle riflessioni e sulle scelte che riguardano il destino dei suoi 190mila abitanti e delle migliaia di lavoratori diretti e dell'indotto Ilva.
A Nichi Vendola, che bene ha fatto a riunire istituzioni e parti sociali, rivolgo l'invito a trasferire il dibattito là dove è naturale che prosegua.
Se produrre acciaio è questione nazionale, gli effetti di quella produzione rappresentano un dramma ambientale strettamente locale. Soprattutto per questa ragione, i tarantini vanno coinvolti”.
“Ho partecipato all'incontro sull'Ilva, convocato a Bari dal governatore Nichi Vendola, perché credevo fosse utile ragionare a livello regionale - mettendo assieme tutte le componenti fondamentali - su cosa proporre e su come affrontare le conseguenze delle decisioni che già nelle prossime ore il Governo dovrà assumere
Ho partecipato perché esserci, stamane, è stato normale per chi ha il dovere di rappresentare la propria Città in una fase storica così drammatica.
La presenza dei parlamentari avrebbe consentito la condivisione complessiva dell'analisi tecnica svolta stamani a Bari e, perché no, la possibilità di trarre spunti e suggerimenti da trasferire compiutamente ai tavoli ministeriali, mostrando all'Italia l'immagine di una Puglia compatta.
Oggi, a Bari, è stata messa a fuoco la realtà con la quale i tarantini stanno facendo i conti. La Puglia ha tracciato la sua analisi.
Adesso, c'è una strada da percorrere celermente. Bisogna puntare alla soluzione più efficace, magari attraverso un commissario che possa esercitare agevolmente i compiti che gli verranno assegnati dal Governo.
A questo punto, evidenzio la necessità che Taranto venga coinvolta direttamente sulle riflessioni e sulle scelte che riguardano il destino dei suoi 190mila abitanti e delle migliaia di lavoratori diretti e dell'indotto Ilva.
A Nichi Vendola, che bene ha fatto a riunire istituzioni e parti sociali, rivolgo l'invito a trasferire il dibattito là dove è naturale che prosegua.
Se produrre acciaio è questione nazionale, gli effetti di quella produzione rappresentano un dramma ambientale strettamente locale. Soprattutto per questa ragione, i tarantini vanno coinvolti”.