BARI - Il Consigliere regionale del Gruppo Misto - Psi, Franco Pastore ha diffuso la seguente nota:
“12 imputati e cinque condannati, cinque medici, che avranno pure le loro responsabilità, ma in questa sentenza manca la cosa principale, manca la verità, non è una sentenza giusta, frutto di una giustizia giusta. La morte di Stefano Cucchi sarà pure stata causata dal suo stato di salute compromesso, ma la sentenza riviene da una perizia che mette in dubbio il pestaggio subito dal ragazzo, per la cui morte l’accusa chiedeva la condanna di tutti gli imputati. Questa giustizia da capro espiatorio è pessima. E’ tempo che le cose cambino. Serve una riforma della giustizia che a monte prevenga situazioni come quella di cui oggi parliamo. Non è più possibile procrastinare una riforma che intervenga in maniera strutturale e sostanziale sull’emergenza carceri.
La Corte Europea per i diritti dell’uomo ha condannato l’Italia ripetute volte, perché nel nostro Paese i detenuti vivono in condizioni disumane, perché siamo un Paese benpensante e ipocrita, in cui chi ha un buon avvocato in carcere non va o ci esce subito dopo e invece uno straniero o un ‘ladro di mele’ ci va e ci resta pure e a volte ci muore. Il Ministro Severino si è impegnato, sia pure con dei limiti, ma lo ha fatto, i nostri parlamentari no. A questo Paese e al suo sistema carcerario serve una rivoluzione. Servono strutture nuove, una legge nuova e la volontà, soprattutto, di cambiare le cose. A questo Paese manca la volontà di cambiare, di guardare in faccia la realtà”.
La Corte Europea per i diritti dell’uomo ha condannato l’Italia ripetute volte, perché nel nostro Paese i detenuti vivono in condizioni disumane, perché siamo un Paese benpensante e ipocrita, in cui chi ha un buon avvocato in carcere non va o ci esce subito dopo e invece uno straniero o un ‘ladro di mele’ ci va e ci resta pure e a volte ci muore. Il Ministro Severino si è impegnato, sia pure con dei limiti, ma lo ha fatto, i nostri parlamentari no. A questo Paese e al suo sistema carcerario serve una rivoluzione. Servono strutture nuove, una legge nuova e la volontà, soprattutto, di cambiare le cose. A questo Paese manca la volontà di cambiare, di guardare in faccia la realtà”.
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