BARI - “Voglio esprimere la mia soddisfazione perché il giudizio complessivo della Corte dei Conti consente alla Regione Puglia di potersi presentare a testa alta di fronte ai propri cittadini con i conti in ordine”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola a margine dell’adunanza pubblica per la parifica del rendiconto generale 2012 della Regione Puglia da parte della Corte dei Conti.
“Credo che in questi anni – ha spiegato Vendola – le critiche della Corte dei Conti abbiano sortito un effetto molto positivo, ci hanno aiutato a guardare la qualità della spesa e della contabilità”.
“Abbiamo guardato in tutte le zone d’ombra dell’Amministrazione Regionale – ha continuato il Presidente della Regione Puglia – e abbiamo pulito, risanato, moralizzato e bonificato. Oggi nel giudizio di parificazione, che dice che i conti della nostra Regione sono in ordine, osserviamo con molta soddisfazione il fatto che non ci sono più rilievi critici sulla gestione della sanità; che c’è la considerazione dei passi in avanti che abbiamo fatto, per esempio, nella capacità di abbattere il nostro debito storico”.
“Insomma – ha concluso Vendola – abbiamo fatto il nostro dovere e sempre di più il rapporto continuo tra Corte dei Conti e Regione, tra controllore e controllato, instaura una dialettica che diventa una vera e propria scuola di buona amministrazione”.
Il rapporto di natura collaborativa e propositiva che ha la Regione Puglia con la Corte dei Conti è stato evidenziato anche dall’assessore regionale al Bilancio Leonardo Di Gioia.
“Un avanzamento importante, nel segno della più completa trasparenza nel rapporto tra controllore e controllato – ha detto Di Gioia – lo si può vedere nella decisione della Regione Puglia di dare alla Corte dei Conti l’accesso diretto alla nostra contabilità attraverso terminali dedicati”.
Sul bilancio consolidato, l’assessore Di Gioia ha spiegato che “la legislazione nazionale impone l’unificazione dei sistemi contabili per tutte le regioni dal 1 gennaio del 2014”.
“Noi dunque – ha concluso Di Gioia – consolideremo il nostro bilancio dal 2014. Sul 2013 invece cercheremo di fare delle esperienze, quanto più evolute possibile, per venire incontro a questa esigenza che però si potrà perfezionare solo nel momento in cui si avrà una contabilità uguale per tutte le regioni, contabilità che possa essere controllabile da tutte le Corti dei Conti con i medesimi strumenti”.
“Credo che in questi anni – ha spiegato Vendola – le critiche della Corte dei Conti abbiano sortito un effetto molto positivo, ci hanno aiutato a guardare la qualità della spesa e della contabilità”.
“Abbiamo guardato in tutte le zone d’ombra dell’Amministrazione Regionale – ha continuato il Presidente della Regione Puglia – e abbiamo pulito, risanato, moralizzato e bonificato. Oggi nel giudizio di parificazione, che dice che i conti della nostra Regione sono in ordine, osserviamo con molta soddisfazione il fatto che non ci sono più rilievi critici sulla gestione della sanità; che c’è la considerazione dei passi in avanti che abbiamo fatto, per esempio, nella capacità di abbattere il nostro debito storico”.
“Insomma – ha concluso Vendola – abbiamo fatto il nostro dovere e sempre di più il rapporto continuo tra Corte dei Conti e Regione, tra controllore e controllato, instaura una dialettica che diventa una vera e propria scuola di buona amministrazione”.
Il rapporto di natura collaborativa e propositiva che ha la Regione Puglia con la Corte dei Conti è stato evidenziato anche dall’assessore regionale al Bilancio Leonardo Di Gioia.
“Un avanzamento importante, nel segno della più completa trasparenza nel rapporto tra controllore e controllato – ha detto Di Gioia – lo si può vedere nella decisione della Regione Puglia di dare alla Corte dei Conti l’accesso diretto alla nostra contabilità attraverso terminali dedicati”.
Sul bilancio consolidato, l’assessore Di Gioia ha spiegato che “la legislazione nazionale impone l’unificazione dei sistemi contabili per tutte le regioni dal 1 gennaio del 2014”.
“Noi dunque – ha concluso Di Gioia – consolideremo il nostro bilancio dal 2014. Sul 2013 invece cercheremo di fare delle esperienze, quanto più evolute possibile, per venire incontro a questa esigenza che però si potrà perfezionare solo nel momento in cui si avrà una contabilità uguale per tutte le regioni, contabilità che possa essere controllabile da tutte le Corti dei Conti con i medesimi strumenti”.
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