Posa prima pietra struttura emergenza Ospedali riuniti: "Modello organizzativo di avanguardia"

FOGGIA - “È uno dei cantieri più importanti del Sud in questo momento, è uno dei cantieri più grandi dell’intera storia di Foggia. Credo che occorre soffermarsi non solo sulla quantità di lavoro che da oggi in poi verrà impiegata, ma anche sul senso di questa struttura. Collocare all’interno di un grande Policlicnico un pezzo specialistico dell’ospedale di emergenza, significa concentrare servizi di grande qualità e avere un modello  organizzativo di avanguardia”.
Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola questa mattina a Foggia nel corso della cerimonia per la posa della prima pietra per la costruzione del plesso dell’Emergenza/Urgenza che si è svolta presso gli “Ospedali Riuniti” del capoluogo dauno. Con il Presidente Vendola, l’assessore regionale alla Salute Elena Gentile e il Commissario straordinario della Asl Foggia Tommaso Moretti.

“Il Policlinico di Foggia  - ha aggiunto Vendola - in questi otto anni è stato un gigantesco cantiere, alle vecchie e antiche criticità ha saputo rispondere cioè con la sfida della modernità. E speriamo che a queste strutture ospedaliere d’avanguardia e ai macchinari d’avanguardia che metteremo dentro queste strutture, potremo aggiungere anche organici completi”.

“Se domani (riunione del tavolo Massicci a Roma ndr) chiuderemo il Piano di rientro – ha spiegato Vendola - potremo finalmente liberarci dall’angoscia dettata da quella scarsità di personale che ha messo la Puglia in una situazione davvero particolare. Moderni macchinari e strutture all’avanguardia non erano sufficienti. Abbiamo sempre dovuto combattere con la scarsità del personale perchè avere numeri inadeguati per medici e infermieri significava un rischio di soffocamento e di collasso per la nostra sanità”.

“La nottata è passata – ha concluso Vendola - da domani inizia un’altra storia”.

“Oggi è una giornata straordinariamente importante per la città di Foggia e per tutta la capitanata - ha aggiunto la Gentile – e la coincidenza con l’anniversario dei bombardamenti del 43 è una circostanza che ci fa riflettere. Ci racconta di una città ferita dalla guerra che ebbe la forza, la capacità e l’intelligenza di reagire e di riprendere il cammino. Oggi la posa della prima pietra è per una grande opera pubblica, ma non per un’opera pubblica qualsiasi bensì per un luogo moderno innovativo e tecnologicamente avanzato”.

L’assessore alla Salute Elena Gentile ha voluto poi ringraziare “la professionalità e la competenza di tutti medici e infermieri degli Ospedali Riuniti che a questo policlinico offrono da tempo la loro bravura e la loro preparazione”.

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