ROMA - "Al voto subito. Fuori i delinquenti dal Parlamento!". Il leader del M5s Beppe Grillo sul suo blog invoca il ritorno alle urne e la decadenza di Silvio Berlusconi dalla carica di senatore.
"Senza i moralisti del cazzo" del M5S, "il pdmenoelle - sostiene Grillo - avrebbe ancora una volta salvato il suo vero leader, Berlusconi, e non è detto che non ci riesca, di sicuro ci sta provando i tutti i modi con azzeccagarbugli e legulei in servizio permanente".
"Vogliamo che l'onestà torni di moda, che i semafori rossi vengano rispettati, che i ladri finiscano in galera, che Camera e Senato diventino dei luoghi rispettabili e non dei postriboli della democrazia", scrive Grillo sul suo blog.
"La solita melina berlusconiana per salvare un condannato a 4 anni!". E' la sintesi della riunione della giunta del Senato che si è svolta ieri sera, proposta sul blog di Grillo dai senatori M5S Mario Giarrusso, Vito Crimi, Maurizio Buccarella, Serenella Fucksia. Il post è intitolato: 'E' giunta l'ora, fuori Berlusconi'. "Seconda seduta della Giunta per le elezioni per la decadenza di Berlusconi da senatore. Abbiamo cercato di estorcere quasi subito al relatore del Pdl Augello quelle conclusioni che non aveva presentato in occasione del primo incontro - raccontano i parlamentari M5S membri della giunta - Noi del M5S abbiamo spinto il più possibile per iniziare la discussione generale e votare il prima possibile, ma il Pdl".
"Siamo fieri di essere moralisti del cazzo e soprattutto di starvi sul cazzo. Il vostro tempo è finito, è questione di mesi e voi lo sapete, per questo reagite come un qualunque ladruncolo sorpreso con le mani nel sacco. Ieri sembravate tonni dentro una tonnara". E' il messaggio di Beppe Grillo, leader del M5S, ai parlamentari degli altri partiti. "Ieri, alla Camera - spiega Grillo - alla richiesta del M5S di espellere i delinquenti, si è levato alto il grido 'Moralisti del cazzo!'. I nominati del pdl e del pdmenoelle si sono indignati. E' un paradosso che invece di accompagnare alla porta Berlusconi, un delinquente condannato in via definitiva, i nominati dai capibastone del pdmenoelle e dal truffatore fiscale, volessero buttare fuori noi, i cosiddetti moralisti (del cazzo)". "Noi siamo i moralisti del cazzo, quelli che hanno rifiutato i rimborsi elettorali, che si sono tagliati gli stipendi, che hanno rinunciato alle auto blu - rivendica Grillo - Noi siamo i moralisti del cazzo che non vogliono condannati in Parlamento, che mantengono la parola data agli elettori, gli unici a votare alla Camera per la decadenza del Porcellum. Noi siamo i moralisti del cazzo che vogliono restituire al Parlamento il suo ruolo che è espropriato dal governo con i decreti legge". "Noi siamo i moralisti del cazzo e ne siamo fieri - conclude Grillo - E' vero, siamo moralisti del cazzo e vogliamo moralizzare la vita pubblica, il Parlamento, ogni Comune, ogni istituzione. Al voto subito. Fuori i delinquenti dal Parlamento!".
A stretto giro di posta la replica di Barbara Berlusconi in difesa del padre. Berlusconi ''non è un delinquente'': lo ha voluto ribadire all'ANSA sua figlia Barbara Berlusconi commentando il momento del padre: ''La sua è una storia imprenditoriale e politica, non criminale''.
"Senza i moralisti del cazzo" del M5S, "il pdmenoelle - sostiene Grillo - avrebbe ancora una volta salvato il suo vero leader, Berlusconi, e non è detto che non ci riesca, di sicuro ci sta provando i tutti i modi con azzeccagarbugli e legulei in servizio permanente".
"Vogliamo che l'onestà torni di moda, che i semafori rossi vengano rispettati, che i ladri finiscano in galera, che Camera e Senato diventino dei luoghi rispettabili e non dei postriboli della democrazia", scrive Grillo sul suo blog.
"La solita melina berlusconiana per salvare un condannato a 4 anni!". E' la sintesi della riunione della giunta del Senato che si è svolta ieri sera, proposta sul blog di Grillo dai senatori M5S Mario Giarrusso, Vito Crimi, Maurizio Buccarella, Serenella Fucksia. Il post è intitolato: 'E' giunta l'ora, fuori Berlusconi'. "Seconda seduta della Giunta per le elezioni per la decadenza di Berlusconi da senatore. Abbiamo cercato di estorcere quasi subito al relatore del Pdl Augello quelle conclusioni che non aveva presentato in occasione del primo incontro - raccontano i parlamentari M5S membri della giunta - Noi del M5S abbiamo spinto il più possibile per iniziare la discussione generale e votare il prima possibile, ma il Pdl".
"Siamo fieri di essere moralisti del cazzo e soprattutto di starvi sul cazzo. Il vostro tempo è finito, è questione di mesi e voi lo sapete, per questo reagite come un qualunque ladruncolo sorpreso con le mani nel sacco. Ieri sembravate tonni dentro una tonnara". E' il messaggio di Beppe Grillo, leader del M5S, ai parlamentari degli altri partiti. "Ieri, alla Camera - spiega Grillo - alla richiesta del M5S di espellere i delinquenti, si è levato alto il grido 'Moralisti del cazzo!'. I nominati del pdl e del pdmenoelle si sono indignati. E' un paradosso che invece di accompagnare alla porta Berlusconi, un delinquente condannato in via definitiva, i nominati dai capibastone del pdmenoelle e dal truffatore fiscale, volessero buttare fuori noi, i cosiddetti moralisti (del cazzo)". "Noi siamo i moralisti del cazzo, quelli che hanno rifiutato i rimborsi elettorali, che si sono tagliati gli stipendi, che hanno rinunciato alle auto blu - rivendica Grillo - Noi siamo i moralisti del cazzo che non vogliono condannati in Parlamento, che mantengono la parola data agli elettori, gli unici a votare alla Camera per la decadenza del Porcellum. Noi siamo i moralisti del cazzo che vogliono restituire al Parlamento il suo ruolo che è espropriato dal governo con i decreti legge". "Noi siamo i moralisti del cazzo e ne siamo fieri - conclude Grillo - E' vero, siamo moralisti del cazzo e vogliamo moralizzare la vita pubblica, il Parlamento, ogni Comune, ogni istituzione. Al voto subito. Fuori i delinquenti dal Parlamento!".
A stretto giro di posta la replica di Barbara Berlusconi in difesa del padre. Berlusconi ''non è un delinquente'': lo ha voluto ribadire all'ANSA sua figlia Barbara Berlusconi commentando il momento del padre: ''La sua è una storia imprenditoriale e politica, non criminale''.