ROMA - Il premier Enrico Letta ha convocato i sindacati lunedì prossimo alle 18,30 a Palazzo Chigi. Al centro dell'incontro, più volte sollecitato dalle sigle sindacali, la messa a punto della prossima Legge di Stabilità.
Taglio del cuneo fiscale, nuovo patto di stabilità interno per favorire gli investimenti, service tax sulla casa: sono questi i punti di forza della legge di Stabilità che il governo presenterà entro il 15 ottobre. Incassata la fiducia, ora l'esecutivo tira dritto per mettere a punto la legge che orienterà la programmazione economica per i prossimi 3 anni.
''Di cose da fare da domani mattina ce ne sono tante, prima tra tutte la legge di Stabilità'', ha detto oggi lo stesso premier Enrico Letta, perché ''il tempo perso in queste settimane pesa: arriviamo con il fiatone alla scadenza del 15 ottobre e il Parlamento dovrà avere un protagonismo maggiore sulla legge di Stabilità''. Se la legge di Stabilità è dunque la prima preoccupazione del governo, parallelamente si continua a lavorare anche al decreto d'urgenza che dovrà 'aggiustare' le partite ancora aperte per il 2013, dal rientro del deficit ai soldi per la cassa integrazione, fino al rifinanziamento delle missioni internazionali e della social card.
Taglio del cuneo fiscale, nuovo patto di stabilità interno per favorire gli investimenti, service tax sulla casa: sono questi i punti di forza della legge di Stabilità che il governo presenterà entro il 15 ottobre. Incassata la fiducia, ora l'esecutivo tira dritto per mettere a punto la legge che orienterà la programmazione economica per i prossimi 3 anni.
''Di cose da fare da domani mattina ce ne sono tante, prima tra tutte la legge di Stabilità'', ha detto oggi lo stesso premier Enrico Letta, perché ''il tempo perso in queste settimane pesa: arriviamo con il fiatone alla scadenza del 15 ottobre e il Parlamento dovrà avere un protagonismo maggiore sulla legge di Stabilità''. Se la legge di Stabilità è dunque la prima preoccupazione del governo, parallelamente si continua a lavorare anche al decreto d'urgenza che dovrà 'aggiustare' le partite ancora aperte per il 2013, dal rientro del deficit ai soldi per la cassa integrazione, fino al rifinanziamento delle missioni internazionali e della social card.
Tags
Politica