ROMA - Non usa mezzi termini Massimo D'Alema, parlando ad Agora', per criticare Matteo Renzi che definisce un Giamburrasca.
Durante il suo intervento ad Agora', l'ex premier replica colpo su colpo alle parole del sindaco e attacca a testa bassa: "non sono abituato a porgere l'altra guancia". Per D'Alema "il vero cavallo di battaglia Renzi, che di idee nuove ne ha proposte pochissime, e' continuare ad attaccare me. Vorrei ricordargli che noi le elezioni le abbiamo vinte due volte nel corso di questi anni e abbiamo portato la sinistra italiana per la prima volta nella sua storia al governo del Paese. Renzi e' ignorante da questo punto di vista, mente. E' spiritoso, brillante, ma e' superficiale e questo non depone molto a favore di chi dovrebbe diventare il leader del piu' grande partito italiano".
"Alla fine Renzi potra' prevalere, ma grazie all'acquisizione all'ultimo minuto di De Luca, al sostegno di Bassolino, Veltroni, Franceschini. - ha aggiunto D'Alema - E' inutile che faccia il Giamburrasca: lui e' l'uomo dell'establishment, e vedremo i prezzi che dovra' pagare a questo establishment. Io non lo sottovaluto e so quanto e' forte, ha un ampio sostegno da Briatore a De Benedetti, pero' lui non sottovaluti gli altri: in quasi tutte le grandi aree urbane ha prevalso Cuperlo, che raccoglie un voto giovanile e un voto maturo di chi pensa che non possiamo diventare un partito che assomigli alla peggiore Democrazia cristiana. C'e' comunque un testa a testa: - ha concluso - Renzi non raggiunge il voto della maggioranza assoluta degli iscritti. Forse avra' il 43-44 percento, ma Cuperlo avra' il 42 percento. Questa battaglia congressuale resta aperta e noi combatteremo fino all'ultimo voto".
"Alla fine Renzi potra' prevalere, ma grazie all'acquisizione all'ultimo minuto di De Luca, al sostegno di Bassolino, Veltroni, Franceschini. - ha aggiunto D'Alema - E' inutile che faccia il Giamburrasca: lui e' l'uomo dell'establishment, e vedremo i prezzi che dovra' pagare a questo establishment. Io non lo sottovaluto e so quanto e' forte, ha un ampio sostegno da Briatore a De Benedetti, pero' lui non sottovaluti gli altri: in quasi tutte le grandi aree urbane ha prevalso Cuperlo, che raccoglie un voto giovanile e un voto maturo di chi pensa che non possiamo diventare un partito che assomigli alla peggiore Democrazia cristiana. C'e' comunque un testa a testa: - ha concluso - Renzi non raggiunge il voto della maggioranza assoluta degli iscritti. Forse avra' il 43-44 percento, ma Cuperlo avra' il 42 percento. Questa battaglia congressuale resta aperta e noi combatteremo fino all'ultimo voto".
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