'La Giornata della Memoria': gli eventi in città di domani per non dimenticare la Shoah

di Luigi Laguaragnella - Oggi ricorre la “Giornata della Memoria” che ricorda il genocidio di milioni di ebrei (senza dimenticare omosessuali, rom, dissidenti politici) costretti nei campi di concentramento sotto la follia del regime nazista e reputata una delle più grandi tragedie che hanno schiacciato la dignità dell’uomo, esistono ancora generazioni che continuano a negare l’evidenza degli orrori del campo di concentramento di Auschwitz con scritte sui muri antisemiti nei pressi della sinagoga di Roma e gesti così stupidi e privi di simbologia come l’invio in busta chiusa di tre testa di maiale.

Dinanzi a tanta ignoranza storica, invece occorre mantenere vivo il ricordo di questa triste pagina della storia dell’uomo e celebrare il 27 gennaio, giorno in cui l’Armata Rossa irrompendo ad Auschwitz, nel 1945, ha fatto scoprire al mondo l’orrore della violenza massima dell’uomo, per essere in sintonia con l’intera umanità. E’ dal 2000 che a partire da questa giornata in tutte le città eventi, testimonianze, manifestazioni culturali tentano di trarre dalla storia, seppur triste, un insegnamento alla convivenza e costruire i rapporti umani, non distruggerli; e soprattutto porre domande alle coscienze.

Anche Bari si unisce alla “Giornata della Memoria” con iniziative che si svilupperanno nel corso della settimana: in corso Vittorio Emmanuele nella piazza vicino il Palazzo dell’Economia è stato preparato un prefabbricato a forma di stella di David che domani alle 12 verrà aperta per la mostra fotografica “I luoghi della memoria”, un reportage di Vincenzo Catalano nei campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau e dei luoghi di accoglienza dei profughi sopravvissuti in Puglia; inoltre Vincenzo Catalano presenterà le sue due pubblicazioni che raccoglie quelle scene di morte dell’anima del corpo di milioni di persone; alle 17 nella sala consiliare del Comune di Bari, in concomitanza con il settantesimo anniversario del Primo Congresso dei Comitati di Liberazione Nazionale, ci saranno degli interventi sul tema di Giovanni Valentini, Giuseppe De Tomaso e Vito Antonio Leuzzi. In un’altra manifestazione, nell’ambito del Mese della Memoria che coinvolge numerose province della Puglia, al Salone degli Affreschi dell’Università di Bari dal titolo “Parole che non si possono perdere”, alle 17, la filosofa Recchia Luciani avrà un confronto con il senatore Luigi Casson, il rettore Uricchio e Silvia Godelli, concentrerà l’attenzione sull’aspetto del negazionismo dell’Olocausto. Un dibattito di estrema attualità, dinanzi agli episodi di razzismo e di antisemitismo che riempiono le pagine dei giornali.

La Giornata della Memoria è anche un’occasione per conoscere la storia attraverso il cinema, veicolo artistico che manda messaggi incisivi soprattutto su questo tema. La Mediateca regionale della Puglia in via Zanardelli domani alle 18 propone la visione del film “Milim” del 1996 del regista Amos Gitai e martedì 28 allo stesso orario verrà proiettato “Il grido della terra” di Duilio Coletti, girato a Bari Vecchia, Palese e Cozze nel 1948 con ebrei del campo di prigionia di Palese: racconta la fuga dei profughi verso la Palestina, dove i partigiani sionisti conducevano la guerriglia contro gli occupanti inglesi. Il film ha avuto il contributo della sceneggiatura di Carlo Levi e tra gli interpreti c’erano Cesare Polacco e Arnoldo Foà, che lavoravano a Radio Bari, emittente dal 1943 nelle mani dei partigiani ed in seguito degli Alleati. Gli eventi cinematografici sono in collaborazione con la Biblioteca del consiglio regionale e l’Istituto Pugliese per la storia dell’Antifascismo.
La cultura, il linguaggio artistico o semplicemente della testimonianza e dell’immagini rappresentano un veicolo inequivocabile per non perdere la Memoria dell’Olocausto. In un’Europa in preda alla crisi dell’euro che, a volte, suscita divisioni, ricordare da dove si è riunita e rinata è quantomeno un punto di partenza.