di Nicola Zuccaro - Chi si 'avvicinerà' al Bari Calcio? E' l'interrogativo che puntualmente sorge a poche ore di distanza dall'esito dell'assemblea straordinaria dei soci per decidere sul futuro del club biancorosso.
Gli azionisti, dinnanzi all'impossibilità di procedere alla ricapitalizzazione dell'As Bari, hanno di fatto dato via libera alla procedura autofallimentare. L'epilogo più volte preannunciato nei giorni scorsi mette ancora una volta difronte una cittadinanza, una tifoseria e un'imprenditoria locale difronte ad una prova: la prova del cuore.
Senza voler disprezzare le potenzialità finanziarie di acquirenti (russi, arabi, lombardi ecc. ecc.) a salvare il Bari o la Bari (come si scriveva un tempo) devono essere i baresi e non altri che rileverebbero il blasone biancorosso per secondi fini.
Salvarlo, non solo significherà garantire la continuità di una storia lunga 106 anni ma di esprimere oltre all'amore alla squadra della propria città anche quello spirito levantino smarrittosi nel tempo.
Gli azionisti, dinnanzi all'impossibilità di procedere alla ricapitalizzazione dell'As Bari, hanno di fatto dato via libera alla procedura autofallimentare. L'epilogo più volte preannunciato nei giorni scorsi mette ancora una volta difronte una cittadinanza, una tifoseria e un'imprenditoria locale difronte ad una prova: la prova del cuore.
Senza voler disprezzare le potenzialità finanziarie di acquirenti (russi, arabi, lombardi ecc. ecc.) a salvare il Bari o la Bari (come si scriveva un tempo) devono essere i baresi e non altri che rileverebbero il blasone biancorosso per secondi fini.
Salvarlo, non solo significherà garantire la continuità di una storia lunga 106 anni ma di esprimere oltre all'amore alla squadra della propria città anche quello spirito levantino smarrittosi nel tempo.
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