BARI - Nuovo record per il tasso di disoccupazione (fascia 15-64 anni) in Italia che a febbraio si attesta al 13%. In termini assoluti, il numero di disoccupati è pari a 3 milioni 307mila. Secondo l’Istat è il tasso più alto dal primo trimestre 1977. L'andamento risulta sostanzialmente stabile su base mensile, ma in aumento di 1,1 punti percentuali nei dodici mesi. Basti pensare che su base annua l’incremento è inferiore solo a quelli di Cipro (dal 14,7% al 16,7%) e della Grecia (dal 26,3% al 27,5%).
Se il dato nazionale viene definito sconvolgente, quello del Mezzogiorno è a dir poco scioccante. In Puglia, in particolare, il tasso di disoccupazione generale è pari al 21,7%. Addirittura il 10,1% rispetto al 2008 (anno di inizio della crisi).
Ma a pagare il prezzo più alto della crisi sono soprattutto i giovani. Se in Italia il tasso di disoccupazione giovanile è al 42,3%, in Puglia si sfonda quasi il tetto del 50% (49,7%, cresciuto del 18,1% sul 2008) con il picco di oltre il 55% della componente femminile. Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari sottolinea come questi dati non facciano altro che “richiedere uno sforzo maggiore delle istituzioni verso politiche del lavoro concrete e foriere di stabile occupazione, in quanto non bisogna dimenticare, oltre ai giovani, anche i lavoratori che vivono il dramma del precariato che significa incertezza nel futuro. Inoltre – prosegue il Segretario Generale della UIL regionale - per rilanciare l’occupazione sono necessari immediati investimenti, nelle infrastrutture, in istruzione e ricerca, altrimenti il rischio della perdita di 2-3 generazioni diventerà realtà ”.
Se il dato nazionale viene definito sconvolgente, quello del Mezzogiorno è a dir poco scioccante. In Puglia, in particolare, il tasso di disoccupazione generale è pari al 21,7%. Addirittura il 10,1% rispetto al 2008 (anno di inizio della crisi).
Ma a pagare il prezzo più alto della crisi sono soprattutto i giovani. Se in Italia il tasso di disoccupazione giovanile è al 42,3%, in Puglia si sfonda quasi il tetto del 50% (49,7%, cresciuto del 18,1% sul 2008) con il picco di oltre il 55% della componente femminile. Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari sottolinea come questi dati non facciano altro che “richiedere uno sforzo maggiore delle istituzioni verso politiche del lavoro concrete e foriere di stabile occupazione, in quanto non bisogna dimenticare, oltre ai giovani, anche i lavoratori che vivono il dramma del precariato che significa incertezza nel futuro. Inoltre – prosegue il Segretario Generale della UIL regionale - per rilanciare l’occupazione sono necessari immediati investimenti, nelle infrastrutture, in istruzione e ricerca, altrimenti il rischio della perdita di 2-3 generazioni diventerà realtà ”.