Il leader M5s Beppe Grillo a Milano, per calcare lo stesso suolo calcato qualche ora prima dal premier Renzi, quasi a voler rappresentare simbolicamente la sfida sull'Expo. Se per il premier il progetto deve andare avanti, nonostante gli arresti e la presunta cupola "appalti&mazzette", per il leader 5 Stelle, l'Expo va fermata: "Dobbiamo aprire gli occhi - dice nel corso di una conferenza stampa in una discoteca nel cuore di Milano - l'Expo non è stato pensato per dare un'immagine dell'Italia al mondo. L'hanno fatto per riciclare denaro, è un'associazione a delinquere". "Il commissario anticorruzione, per cominciare, commissaria il commissario, che non si era accorto di nulla. Ma come si fa...". Grillo riassume così la vicenda della nomina di una task force per i controlli, che avrà al vertice il il capo dell'Autorità anticorruzione, Raffaele Cantone.
Il leader 5 Stelle è convinto che l'esposizione vada bloccata: "Deve essere fermato tutto perché ci sono ancora in ballo 4-5 miliardi. Ma vanno arrestati i leader politici, non questi poveracci": "Adesso la magistratura si sta muovendo, secondo me, perché sa che c'è una forza politica importante, forse la prima del Paese, che non gli va contro. Ecco perché sono intervenuti dopo che siamo andati noi all'Expo".
