Il sindaco di Venezia: "Sono innocente"

E' terminato l'interrogatorio di garanzia per Giorgio Orsoni, il sindaco di Venezia sospeso ieri dalla Prefettura, agli arresti domiciliari da mercoledi' nell'ambito dell'inchiesta sul Mose. Il sindaco ha lasciato l'aula bunker di Venezia accompagnato da uno dei suoi legali.

Quest'ultimo ha spiegato che il suo assistito ha rilasciato "una serie di dichiarazioni lucide, tranquille e serene" al gip durante l'interrogatorio di garanzia ed e' fiducioso di riuscire a chiarire la propria posizione".

L'avvocato Grasso, in particolare, ha spiegato che Orsoni "non ritiene che gli sia addebitabile alcun tipo di responsabilita'" e si propone "di dimostrarlo attraverso una serie di indagini difensive a integrazione della documentazione acquisita dal procuratore". Per Grasso, poi, "e' giusto dare conto che l'inserimento in questo contesto della sua persona poteva essere evitato", perche' la posizione di Orsoni "non c'entra niente con tutte le altre imputazioni". "E' molto provato, sta soffrendo dal punto di vista istituzionale come da quello umano", ha aggiunto il legale, spiegando che il sindaco di Venezia "e' profondamente convinto del fatto di riuscire a dimostrare che la sua situazione in questo contesto non va letta come e' stato fatto. Si risolvera' tutto spero in tempi relativamente brevi". 

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