Demetra Hampton e 'Valentina', l'intramontabile bellezza degli anni '90
di Pierpaolo De Natale - 1° settembre 1989, una ragazzina dagli occhi color mare, un corpo da urlo e un accattivante caschetto nero come la pece, si presenta al pubblico televisivo italiano. Andava in onda la prima puntata di "Valentina", serie televisiva ispirata al celebre fumetto di Guido Crepax e interpretata dalla favolosa Demetra Hampton. Nei panni di Valentina, Demetra strega i telespettatori dello stivale, trionfa clamorosamente nei palinsesti di Italia1 e dà vita al personaggio che sarà brama e desiderio degli uomini dei primi anni '90.
Come i nostri lettori certamente ricorderanno - nel ruolo di Valentina - Demetra Hampton era una fotografa dalla vita intensa e passionale. Nelle indagini che la vedevano impegnata, infatti, si ritrovava spesso coinvolta in situazioni alquanto curiose e spesso aiutata da Philippe Rembrandt (Russel Case), antiquario col quale condivideva un'ambigua storia d'amore.
Ebbene, sono trascorsi venti anni da quella memorabile serie tv girata negli ultimissimi anni '80, ma Demetra Hampton continua a vivere nel ricordo del suo amato pubblico e a dedicare gran parte della sua vita alla recitazione. Intervistata in esclusiva per il Giornale di Puglia, ecco cosa ha risposto alle nostre domande.
Demetra, sei diventata immediatamente famosa in Italia a seguito del personaggio di Valentina, che interpretavi nella serie tv ispirata al fumetto di Guido Crepax. Cosa ti è rimasto di quei magici anni?
Io ho iniziato con Valentina, ma venivo da una lunga strada di gavetta fatta come modella internazionale. Con il ruolo di Valentina ho poi avuto la possibilità di interpretare un grande ruolo, che mi ha dato molto successo, tanta popolarità e quindi mi ha lanciato nel mondo della recitazione.
Chi fu a scoprirti in America e cosa ti portò in Italia?
Questa è una storia molto divertente ed anche un po' intrigante. All'epoca ero una modella americana, vivevo a New York ed ero abbastanza conosciuta in giro per il mondo. In quel periodo ero in vacanza a Los Angeles e, per caso, incontrai un agente italiano proprio nella casa in cui ero ospitata. Sapevo che stavano facendo il casting per la ricerca di questo nuovo personaggio e a quell'età ero una "pischellina", una bambina, avevo appena venti anni. Non appena questo agente mi vide, esclamò "Oddio, oddio!". Erano al lavoro con il casting da molto tempo e avevano visto oltre cinquemila ragazze, ma ancora non trovavano nessuna che facesse al caso loro. L'agente italiano mi prese al volo, feci una foto a bordo piscina - senza trucco e coi capelli ancora bagnati - e il materiale fu spedito ad Angelo Rizzoli. Il giorno dopo ero su un aereo per l'Italia. Arrivata qui, feci un provino e finii su tutte le copertine dei giornali di quel periodo.
Avevano trovato Valentina, ma era americana. Ci fu una grande discussione con Crepax, perché lui voleva che la sua Valentina fosse italiana, ma - alla fine - fui accettata, perché le ero identica. Penso di averla clonata abbastanza bene, se se ne parla ancora vent'anni dopo.
Secondo te, perché riscuotevi così tanto successo tra il pubblico? Era il modo in cui recitavi, il tuo personaggio o il tuo look?
Personalmente credo che sia stata la mia ingenuità. Ero molto ingenua all'epoca e - oltre alla somiglianza - non conoscendo il personaggio, mi hanno riempito di fumetti. Studiando molto e buttandomi a capofitto sui fumetti di Valentina, credo di aver fatto un buon lavoro. Si trattò di un bel colpo di fortuna e mi impegnavo affinché fossi naturale, come la Valentina di Crepax.
In cosa sei impegnata attualmente?
Oggi faccio un sacco di cose. Ho fatto parecchi film, ho interpretato molti altri personaggi, ma purtroppo - come Sean Connery con James Bond - vengo sempre rappresentata come la femme fatale, la magia-uomini. Ho recitato con Gian Maria Volontè, Sergio Castellitto, Massimo Dapporto, ho lavorato con i più grandi d'Italia e sono molto contenta di questo. Ho studiato per quattro anni all'Actors Studio di New York ed oggi sto studiando per un lavoro che andrà in scena in teatro a marzo, si partirà da Roma e forse andrò anche in tour per l'Italia.
Poi ho una grandissima passione per gli sport estremi. Faccio l'offshore, paracadutismo, guido macchine e moto e tutto per beneficenza. Quest'anno sono anche diventata una mangia fuoco, proprio in Puglia, ed è questo il mio nuovo sport estremo, la mia nuova carica di adrenalina.
Come ti vedi da qui a dieci anni?
Da qui a dieci anni? (ride, ndr). Io non so come mi vedo domani... Vivo giorno per giorno. Ho dei progetti, però non voglio parlarne per scaramanzia. Mi vedo certamente come sono oggi: energica, frizzante, spumeggiante e sempre in cerca di nuove emozioni.
Ecco cosa ci racconta Lino Sorrentino, hairstylist e amico di Demetra Hampton da molti anni.
Una grande amicizia ed un sincero affetto mi legano alla bella attrice Demetra Hampton. Demetra è magnetica, con quegli occhi penetranti dal colore dell'acquamarina, la guardi e rimani incantato. Da ragazzo era il poster che decorava la mia stanza, lei era la Donna, incarnava il mio ideale di bellezza.
I suoi capelli e soprattutto il taglio che le fu realizzato per interpretare Valentina, il personaggio creato da Guido Crepax, il carré - o caschetto - divenne subito il taglio che tutte le donne volevano: "il caschetto di Valentina".
Ho conosciuto Demetra in occasione di un'importante serata dove fu insignita di un premio per il cinema e in quell'occasione la pettinai per la prima volta, lei era accompagnata dal suo compagno Paolo e dal suo entourage e mi chiese di rimanere a cena con loro, ero emozionato al pensiero di essere a tavola con un mito, ma nacque subito un feeling ed una empatia inaspettata. La Pantera che conoscevo si rivelò una persona semplice e carismatica. Da allora sono il suo parrucchiere ufficiale per eventi, photoshooting, apparizioni televisive, teatro e, in ultimo, per il lancio del suo disco. Mia moglie Marina è la sua truccatrice e lei la chiama "sorellina". Demetra è una amica sincera e ormai fa parte della famiglia.
Come i nostri lettori certamente ricorderanno - nel ruolo di Valentina - Demetra Hampton era una fotografa dalla vita intensa e passionale. Nelle indagini che la vedevano impegnata, infatti, si ritrovava spesso coinvolta in situazioni alquanto curiose e spesso aiutata da Philippe Rembrandt (Russel Case), antiquario col quale condivideva un'ambigua storia d'amore.
Ebbene, sono trascorsi venti anni da quella memorabile serie tv girata negli ultimissimi anni '80, ma Demetra Hampton continua a vivere nel ricordo del suo amato pubblico e a dedicare gran parte della sua vita alla recitazione. Intervistata in esclusiva per il Giornale di Puglia, ecco cosa ha risposto alle nostre domande.
Demetra, sei diventata immediatamente famosa in Italia a seguito del personaggio di Valentina, che interpretavi nella serie tv ispirata al fumetto di Guido Crepax. Cosa ti è rimasto di quei magici anni?
Io ho iniziato con Valentina, ma venivo da una lunga strada di gavetta fatta come modella internazionale. Con il ruolo di Valentina ho poi avuto la possibilità di interpretare un grande ruolo, che mi ha dato molto successo, tanta popolarità e quindi mi ha lanciato nel mondo della recitazione.
Chi fu a scoprirti in America e cosa ti portò in Italia?
Questa è una storia molto divertente ed anche un po' intrigante. All'epoca ero una modella americana, vivevo a New York ed ero abbastanza conosciuta in giro per il mondo. In quel periodo ero in vacanza a Los Angeles e, per caso, incontrai un agente italiano proprio nella casa in cui ero ospitata. Sapevo che stavano facendo il casting per la ricerca di questo nuovo personaggio e a quell'età ero una "pischellina", una bambina, avevo appena venti anni. Non appena questo agente mi vide, esclamò "Oddio, oddio!". Erano al lavoro con il casting da molto tempo e avevano visto oltre cinquemila ragazze, ma ancora non trovavano nessuna che facesse al caso loro. L'agente italiano mi prese al volo, feci una foto a bordo piscina - senza trucco e coi capelli ancora bagnati - e il materiale fu spedito ad Angelo Rizzoli. Il giorno dopo ero su un aereo per l'Italia. Arrivata qui, feci un provino e finii su tutte le copertine dei giornali di quel periodo.
Avevano trovato Valentina, ma era americana. Ci fu una grande discussione con Crepax, perché lui voleva che la sua Valentina fosse italiana, ma - alla fine - fui accettata, perché le ero identica. Penso di averla clonata abbastanza bene, se se ne parla ancora vent'anni dopo.
Secondo te, perché riscuotevi così tanto successo tra il pubblico? Era il modo in cui recitavi, il tuo personaggio o il tuo look?
Personalmente credo che sia stata la mia ingenuità. Ero molto ingenua all'epoca e - oltre alla somiglianza - non conoscendo il personaggio, mi hanno riempito di fumetti. Studiando molto e buttandomi a capofitto sui fumetti di Valentina, credo di aver fatto un buon lavoro. Si trattò di un bel colpo di fortuna e mi impegnavo affinché fossi naturale, come la Valentina di Crepax.
In cosa sei impegnata attualmente?
Oggi faccio un sacco di cose. Ho fatto parecchi film, ho interpretato molti altri personaggi, ma purtroppo - come Sean Connery con James Bond - vengo sempre rappresentata come la femme fatale, la magia-uomini. Ho recitato con Gian Maria Volontè, Sergio Castellitto, Massimo Dapporto, ho lavorato con i più grandi d'Italia e sono molto contenta di questo. Ho studiato per quattro anni all'Actors Studio di New York ed oggi sto studiando per un lavoro che andrà in scena in teatro a marzo, si partirà da Roma e forse andrò anche in tour per l'Italia.
Poi ho una grandissima passione per gli sport estremi. Faccio l'offshore, paracadutismo, guido macchine e moto e tutto per beneficenza. Quest'anno sono anche diventata una mangia fuoco, proprio in Puglia, ed è questo il mio nuovo sport estremo, la mia nuova carica di adrenalina.
Come ti vedi da qui a dieci anni?
Da qui a dieci anni? (ride, ndr). Io non so come mi vedo domani... Vivo giorno per giorno. Ho dei progetti, però non voglio parlarne per scaramanzia. Mi vedo certamente come sono oggi: energica, frizzante, spumeggiante e sempre in cerca di nuove emozioni.
Ecco cosa ci racconta Lino Sorrentino, hairstylist e amico di Demetra Hampton da molti anni.
Una grande amicizia ed un sincero affetto mi legano alla bella attrice Demetra Hampton. Demetra è magnetica, con quegli occhi penetranti dal colore dell'acquamarina, la guardi e rimani incantato. Da ragazzo era il poster che decorava la mia stanza, lei era la Donna, incarnava il mio ideale di bellezza.
I suoi capelli e soprattutto il taglio che le fu realizzato per interpretare Valentina, il personaggio creato da Guido Crepax, il carré - o caschetto - divenne subito il taglio che tutte le donne volevano: "il caschetto di Valentina".
Ho conosciuto Demetra in occasione di un'importante serata dove fu insignita di un premio per il cinema e in quell'occasione la pettinai per la prima volta, lei era accompagnata dal suo compagno Paolo e dal suo entourage e mi chiese di rimanere a cena con loro, ero emozionato al pensiero di essere a tavola con un mito, ma nacque subito un feeling ed una empatia inaspettata. La Pantera che conoscevo si rivelò una persona semplice e carismatica. Da allora sono il suo parrucchiere ufficiale per eventi, photoshooting, apparizioni televisive, teatro e, in ultimo, per il lancio del suo disco. Mia moglie Marina è la sua truccatrice e lei la chiama "sorellina". Demetra è una amica sincera e ormai fa parte della famiglia.