ROMA - "Roma non e' una citta' di mafiosi. E' una citta' di gente per bene, che lavora e affronta la crisi economica e la mancanza di lavoro" come tutti gli altri italiani. Così il sindaco di Roma, Ignazio Marino, a RaiNews24. Il primo cittadino ha spiegato che sin dal giorno del suo insediamento "capii che in Comune le cose non andavano. Trovai sospetto, per esempio, il cambio di destinazione d'uso di alcuni negozi e lo scandalo della mafia a Ostia. Poi un susseguirsi di mie denunce", ha spiegato il primo cittadino rivendicando la "rimozione di Franco Panzironi dall'Ama". "Spero che alla fine dell'inchiesta - ha detto ancora Marino - cio' che e' stato sottratto al pubblico possa essere restituito nell'interesse della citta'". Quello di Fi "non e' il pulpito da cui debba ascoltare le prediche", ha detto Marino commentando la richiesta di dimissioni da parte di Silvio Berlusconi. "Ricordo che il leader di Forza Italia - ha proseguito - sta scontando in questo momento una pena, ed e' stato il presidente del Consiglio che, su richiesta del suo ministro degli Interni per provata presenza mafiosa, si rifiuto' di procedere allo scioglimento del comune di Fondi". Poi per quanto riguarda l'ipotesi di nominare Gian Carlo Caselli Presidente della Commissione Trasparenza della Capitale, il sindaco ha risposto: "Conosco il procuratore Caselli da 18 anni, e ho l'abitudine di chiedergli spesso consigli. Ma in questo momento non credo che ci sia un suo trasferimento a Roma".