di Marco Masciopinto - Un artista a 360 gradi, che si divide tra musica e teatro. Nato a Roma, Simone Barotti si avvicina presto al mondo della musica e fin da giovanissimo, fonda il suo primo duo acustico. Dopo varie partecipazioni a concorsi e festival canori, pubblica una serie di album fino ad arrivare al disco che lo farà debuttare anche all’estero: infatti il 15 luglio 2014 arriva il primo EP ‘Il Cerchio’ (Legend Studio) lanciato dal singolo omonimo. Simone staziona nelle classifiche di ITunes e Google Play raggiungendo ottimi posizionamenti anche all'estero (22° posto nei singoli nella TOP CHART USA).
Un grande traguardo per un artista italiano emergente che adesso ritorna con un nuovo singolo ‘L’Invidia’, pronto ad ‘invadere’ le radio italiane.
Come nasce il tuo nuovo singolo“Invidia”?
‘’E’ una riflessione profonda su questa terribile emozione. E’un esortazione ad abbandonarla , laddove albergasse in noi, o ad allontanarsene quando la si intravede negli altri. E’ un parte scura, una zona d’ombra. Il video rappresenta perfettamente questa inquietudine. La fuga del bene tra i cunicoli dell’anima. Credo che l’invidia sia uno dei mali piu’ grandi che affligono le relazioni d’oggi’’.
Qual è stato il riscontro che ricevuto da pubblico e critica?
‘’Il brano ha un testo impegnativo anche se orecchiabile. Ho rischiato a far uscire questo singolo, ma è andata bene. Mi piace pensare che la gente conosca anche questo lato di me non disposto ad accettare un certo tipo di emozioni e arrabbiato con chi le prova’’.
E’ difficile far emergere il proprio talento in Italia?
‘’Si lo è. A volte penso di essere un miracolato perché sono riuscito a fare molte cose belle da quando è uscito il disco. La tourne’ teatrale, la radio…ho visto il mio disco in classifica! La gente mi ha premiato e a me sta bene. Manca il grande salto…ma io ho pazienza’’.
Cosa cerchi di trasmettere con la tua musica?
‘’Ognuno legge i brani come deve. Ogni canzone va a toccare emozioni intime che magari ti riportano a sensazioni diverse. Lo stesso pezzo puo’ essere interpretato in modo differente.
Il mio intento è solo quello di dare degli spunti’’.
Un palco dove ti piacerebbe esibirti?
‘’Ogni palco è una sfida. Anche se ti ascolta una sola persona. In Italia Sanremo è ancora una vetrina importante. Ma a me piace suonare molto nei teatri’’.
Prossimo step?
‘’A breve pubblicherò il mio prossimo singolo che sara’Le Rose’. Faro’ un duetto con una bravissima artista di cui poi vi parlero’. Rivisiteremo insieme il brano (che è l’unica ballad del disco). Poi ci sara’ qualcosa di “teatrale” insieme ad Annamaria Russo che è stata la regista de “IL CUORE HA PIU’ STANZE DI UN BORDELLO” , lo spettacolo che abbiamo portato in giro lo scorso anno in cui i brani del disco facevano da colonna sonora ai racconti di Marquez’’.
Un grande traguardo per un artista italiano emergente che adesso ritorna con un nuovo singolo ‘L’Invidia’, pronto ad ‘invadere’ le radio italiane.
Come nasce il tuo nuovo singolo“Invidia”?
‘’E’ una riflessione profonda su questa terribile emozione. E’un esortazione ad abbandonarla , laddove albergasse in noi, o ad allontanarsene quando la si intravede negli altri. E’ un parte scura, una zona d’ombra. Il video rappresenta perfettamente questa inquietudine. La fuga del bene tra i cunicoli dell’anima. Credo che l’invidia sia uno dei mali piu’ grandi che affligono le relazioni d’oggi’’.
Qual è stato il riscontro che ricevuto da pubblico e critica?
‘’Il brano ha un testo impegnativo anche se orecchiabile. Ho rischiato a far uscire questo singolo, ma è andata bene. Mi piace pensare che la gente conosca anche questo lato di me non disposto ad accettare un certo tipo di emozioni e arrabbiato con chi le prova’’.
E’ difficile far emergere il proprio talento in Italia?
‘’Si lo è. A volte penso di essere un miracolato perché sono riuscito a fare molte cose belle da quando è uscito il disco. La tourne’ teatrale, la radio…ho visto il mio disco in classifica! La gente mi ha premiato e a me sta bene. Manca il grande salto…ma io ho pazienza’’.
Cosa cerchi di trasmettere con la tua musica?
‘’Ognuno legge i brani come deve. Ogni canzone va a toccare emozioni intime che magari ti riportano a sensazioni diverse. Lo stesso pezzo puo’ essere interpretato in modo differente.
Il mio intento è solo quello di dare degli spunti’’.
Un palco dove ti piacerebbe esibirti?
‘’Ogni palco è una sfida. Anche se ti ascolta una sola persona. In Italia Sanremo è ancora una vetrina importante. Ma a me piace suonare molto nei teatri’’.
Prossimo step?
‘’A breve pubblicherò il mio prossimo singolo che sara’Le Rose’. Faro’ un duetto con una bravissima artista di cui poi vi parlero’. Rivisiteremo insieme il brano (che è l’unica ballad del disco). Poi ci sara’ qualcosa di “teatrale” insieme ad Annamaria Russo che è stata la regista de “IL CUORE HA PIU’ STANZE DI UN BORDELLO” , lo spettacolo che abbiamo portato in giro lo scorso anno in cui i brani del disco facevano da colonna sonora ai racconti di Marquez’’.
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