“A Berlino che giorno è”, il nuovo romanzo di Silvano Dragonieri ambientato negli anni ’80

di Piero Ladisa – Silvano Dragonieri ci ha preso gusto. Dopo il successo di “Silvia lo sai”, Dragonieri (Medico pneumologo e Ricercatore Universitario) ha scritto un nuovo romanzo ambientato anch’esso negli anni Ottanta dal titolo “A Berlino che giorno è” (Wip Edizioni). Fulcro della narrazione è l’amicizia tra tre ragazzi che un viaggio in Germania nella Berlino divisa dal Muro, materializzatosi improvvisamente, cementerà sensibilmente anche dopo scomode verità. Nell’intervista rilasciata al Giornale di Puglia, Dragonieri parla della sua ultima esperienza narrativa ma anche di altro.
   

Caro Silvano, secondo romanzo scritto e seconda ambientazione negli anni ottanta. Cosa costituisce per te questo periodo?
"Per me gli anni 80 rappresentano il periodo della fanciullezza, dato che sono un classe 1979. Pertanto tutti i miei ricordi sono rivestiti da una patina di “dolcezza” che li rende bellissimi. Riscoprire quel decennio con gli occhi dell’adulto è stata una cosa per me incredibile".

Perché la scelta è ricaduta su Berlino e sul 1988? Cosa ti affascina della capitale tedesca?
"Ho visitato Berlino diverse volte. Dalla caduta del muro 26 anni fa la città è cambiata completamente quasi a volersi liberare in fretta e furia di un abito sgradito. Mi sarebbe piaciuto molto visitarla nel periodo in cui era divisa ma data la mia età l’ho potuto fare solo virtualmente tramite letture, foto e visione di filmati. Ho deciso dunque di far compiere ai miei personaggi del libro questo viaggio nella città divisa. Ho scelto il 1988 perché è l’anno prima della caduta, quindi un’epoca spartiacque in cui tutto sta per cambiare ma è ancora come un tempo".

Anche in “A Berlino che giorno è” – come in “Silvia lo sai” – l’amore, l’amicizia e il calcio costituiscono un trinomio perfetto. 
"Assolutamente sì, che c’è di meglio nella vita?"

Devolverai nuovamente in beneficenza i proventi dei diritti d’autore che ti spettano?
"Certamente. Questa volta devolverò i miei diritti d’autore alla ONLUS AMICI DI STEFANO COSTANTINO (www.amicidistefano.com)".

La mente di uno scrittore non si ferma mai. Hai già in mente la trama di un nuovo romanzo?
"La mia mente è come un frullatore in moto perpetuo. Ho un’idea molto originale per il prossimo romanzo, ma per ora è allo stadio pre-embrionale".

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