di Vittorio Polito - Una meritoria iniziativa è quella intrapresa da Vito Signorile, direttore artistico del Teatro Abeliano di Bari, in favore della baresità e del dialetto barese, in occasione dei suoi 50 anni di attività artistica, in segno di riconoscenza verso Bari ed i baresi.
Signorile ha pensato di fare un “oMaggio” a Bari” in collaborazione con la Commissione Cultura del Comune di Bari, presieduta da Giuseppe Cascella, con idee e iniziative meritevoli di attenzione e collaborazione.
Bari, com’è noto, è ricca di Associazioni, Gruppi, Operatori Culturali, Artisti e Poeti, innamorati della città e dei suoi costumi, e pronti a sostenere sacrifici per l’affermazione della città, della sua lingua, delle sue tradizioni, ecc., meno pronti però ad unire le forze e le intelligenze, cosa che potrebbe apportare beneficio all’amata città. Bisogna constatare che nella nostra città, alcuni si sentono ‘depositari della verità’, preferendo l’autoreferenza e l’esclusione dell’altro.
Signorile alla luce di quanto sopra propone un progetto “inclusivo” che costringa a nuove abitudini e nuovi metodi di collaborazione, dando egli stesso l’esempio, organizzando nel foyer del suo teatro una mostra di libri relativi alla baresità e organizzando una conferenza con le associazioni culturali e di poeti, scrittori, commediografi, operatori, illustrando loro l’iniziativa e l’organizzazione di eventi e chiedendo nel contempo la fattiva collaborazione.
Egli, infatti, ha già previsto, in occasione della Festa Nazionale del Dialetto (16 gennaio) una serie di manifestazioni che prevedono incontri con le scolaresche, interventi sul dialetto, letture di poesie di grandi poeti dialettali, esibizione di cantanti e musicisti per rendere omaggio ai poeti baresi scomparsi. Inoltre ha previsto gli eventi “Versi alla luna”, la “Piedigrotta barese 2016” e, infine, il “Natale barese” con premiazione di presepi, mostra di libri sulla baresità, valorizzazione delle edicole votive e tante altre iniziative.
Il progetto merita ogni attenzione e collaborazione da parte di tutti (associazioni, artisti, poeti, case editrici, autori), nell’esclusivo interesse di valorizzare Bari, il suo dialetto e la sua cultura.
Signorile ha pensato di fare un “oMaggio” a Bari” in collaborazione con la Commissione Cultura del Comune di Bari, presieduta da Giuseppe Cascella, con idee e iniziative meritevoli di attenzione e collaborazione.
Bari, com’è noto, è ricca di Associazioni, Gruppi, Operatori Culturali, Artisti e Poeti, innamorati della città e dei suoi costumi, e pronti a sostenere sacrifici per l’affermazione della città, della sua lingua, delle sue tradizioni, ecc., meno pronti però ad unire le forze e le intelligenze, cosa che potrebbe apportare beneficio all’amata città. Bisogna constatare che nella nostra città, alcuni si sentono ‘depositari della verità’, preferendo l’autoreferenza e l’esclusione dell’altro.
Signorile alla luce di quanto sopra propone un progetto “inclusivo” che costringa a nuove abitudini e nuovi metodi di collaborazione, dando egli stesso l’esempio, organizzando nel foyer del suo teatro una mostra di libri relativi alla baresità e organizzando una conferenza con le associazioni culturali e di poeti, scrittori, commediografi, operatori, illustrando loro l’iniziativa e l’organizzazione di eventi e chiedendo nel contempo la fattiva collaborazione.
Egli, infatti, ha già previsto, in occasione della Festa Nazionale del Dialetto (16 gennaio) una serie di manifestazioni che prevedono incontri con le scolaresche, interventi sul dialetto, letture di poesie di grandi poeti dialettali, esibizione di cantanti e musicisti per rendere omaggio ai poeti baresi scomparsi. Inoltre ha previsto gli eventi “Versi alla luna”, la “Piedigrotta barese 2016” e, infine, il “Natale barese” con premiazione di presepi, mostra di libri sulla baresità, valorizzazione delle edicole votive e tante altre iniziative.
Il progetto merita ogni attenzione e collaborazione da parte di tutti (associazioni, artisti, poeti, case editrici, autori), nell’esclusivo interesse di valorizzare Bari, il suo dialetto e la sua cultura.