di Vittorio Polito - In un interessante articolo a firma Vladimir Kuchumov, pubblicato su un numero di “O Odigos – La Guida” del Centro Ecumenico di San Nicola di Bari, si legge della particolare venerazione di San Nicola da parte degli ortodossi russi.
San Nicola è uno dei Santi più venerati da parte dei russi. Infatti, oltre le feste di maggio e dicembre, la memoria di San Nicola è celebrata in Russia, settimanalmente ogni giovedì. Ciò, sta ad indicare il particolare rapporto d’amore del popolo semplice verso il Santo di Myra, anzi di Bari, che lo ama come difensore dei poveri, dei condannati ingiustamente, di coloro che si trovano nelle disgrazie e nelle sofferenze, dei viaggiatori, dei marinai, difensore dei contadini e degli artigiani. Insomma il popolo lo ama come il buon pastore che aiuta tutti ed in ogni circostanza. Anche molti proverbi popolari sono dedicati al “Santo delle genti”, come “Elia lo preghi per la pioggia, Nicola per ogni necessità ”.
Si calcola che ogni famiglia di credenti russi possiede una icona di San Nicola, oltre alle migliaia di chiese a lui dedicate, nelle grandi città , come nei piccoli villaggi. I contadini russi considerano il Santo come il loro principale protettore celeste.
I pellegrinaggi dalla Russia verso Bari sono iniziati già nel medioevo per arrivare al culmine verso la fine del ’900. Una pubblicazione di padre Gerardo Cioffari, il colto domenicano e storico della Basilica di Bari, narra di “Viaggiatori russi in Puglia dal ’600 al primo ’900”.
La Chiesa Russa di Bari, rappresenta un monumento unico, che non ha simili in tutta l’Europa occidentale e fu costruita, per volere dell’ultimo Romanov regnante sul trono degli zar, che volle assicurare ai pellegrini provenienti da lontano un luogo di accoglienza e di preghiera
Oggi presso la Chiesa Russa vi è la rappresentanza del Patriarcato di Mosca, che si prodiga ad accogliere i numerosi pellegrini russi che giungono a Bari per venerare la Tomba del Santo. Nell’ultimo quinquennio, si calcola, che la città di Bari, ove ha inizio la reciproca conoscenza e la riconciliazione di due mondi, quello cattolico e quello ortodosso, è visitata da migliaia di pellegrini russi. Un legame che dalle coste dell’Adriatico arriva sino al cuore ortodosso di Mosca. Un filo antico che lega Bari e la Russia.
Una recente testimonianza di come il binomio Bari-San Nicola, non tema scossoni nell’immaginazione dei russi, è data dall’iniziativa degli ambienti del patriarcato, su suggerimento dello stesso rettore della chiesa ortodossa di Bari, di diffondere in Russia bottigliette della manna provenienti da Bari.
San Nicola è uno dei Santi più venerati da parte dei russi. Infatti, oltre le feste di maggio e dicembre, la memoria di San Nicola è celebrata in Russia, settimanalmente ogni giovedì. Ciò, sta ad indicare il particolare rapporto d’amore del popolo semplice verso il Santo di Myra, anzi di Bari, che lo ama come difensore dei poveri, dei condannati ingiustamente, di coloro che si trovano nelle disgrazie e nelle sofferenze, dei viaggiatori, dei marinai, difensore dei contadini e degli artigiani. Insomma il popolo lo ama come il buon pastore che aiuta tutti ed in ogni circostanza. Anche molti proverbi popolari sono dedicati al “Santo delle genti”, come “Elia lo preghi per la pioggia, Nicola per ogni necessità ”.
Si calcola che ogni famiglia di credenti russi possiede una icona di San Nicola, oltre alle migliaia di chiese a lui dedicate, nelle grandi città , come nei piccoli villaggi. I contadini russi considerano il Santo come il loro principale protettore celeste.
I pellegrinaggi dalla Russia verso Bari sono iniziati già nel medioevo per arrivare al culmine verso la fine del ’900. Una pubblicazione di padre Gerardo Cioffari, il colto domenicano e storico della Basilica di Bari, narra di “Viaggiatori russi in Puglia dal ’600 al primo ’900”.
La Chiesa Russa di Bari, rappresenta un monumento unico, che non ha simili in tutta l’Europa occidentale e fu costruita, per volere dell’ultimo Romanov regnante sul trono degli zar, che volle assicurare ai pellegrini provenienti da lontano un luogo di accoglienza e di preghiera
Oggi presso la Chiesa Russa vi è la rappresentanza del Patriarcato di Mosca, che si prodiga ad accogliere i numerosi pellegrini russi che giungono a Bari per venerare la Tomba del Santo. Nell’ultimo quinquennio, si calcola, che la città di Bari, ove ha inizio la reciproca conoscenza e la riconciliazione di due mondi, quello cattolico e quello ortodosso, è visitata da migliaia di pellegrini russi. Un legame che dalle coste dell’Adriatico arriva sino al cuore ortodosso di Mosca. Un filo antico che lega Bari e la Russia.
Una recente testimonianza di come il binomio Bari-San Nicola, non tema scossoni nell’immaginazione dei russi, è data dall’iniziativa degli ambienti del patriarcato, su suggerimento dello stesso rettore della chiesa ortodossa di Bari, di diffondere in Russia bottigliette della manna provenienti da Bari.