Mattarella fonda il Costituzionalismo Repubblicano


di Nicola Zuccaro - "Rispettare le regole significa attuare la Costituzione che non è un insieme di norme, ma una realtà viva di principi e di valori". Del corposo e primo messaggio rivolto agli italiani alla fine del 2015, da Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella non ha dimenticato il suo recente passato, che lo ho ha visto "dirimpettaio" al Quirinale per il suo ruolo di Giudice Costituzionale. E nel conservarne l'incarico "onorario" in seno alla Consulta, per l'attuale Capo dello Stato il riferimento alla Costituzione è stato puntuale e al tempo stesso doveroso; non solo per il ruolo di garanzia della stessa, che la relativa Carta gli affida.

Quel richiamo ai principi e ai valori (poco rilevato nei commenti dei politici e negli approfondimenti giornalistici, all'indomani del discorso) non è stato di circostanza, ma rappresenta quel fondamento sul quale poter (ri)costruire nell'animo degli italiani lo spirito di appartenenza alla Repubblica e per la quale - come ha sottolineato Mattarella - occorre che tutti i cittadini si adoperino nel servirla e nel tutelarla. 

Sarà il Settantesimo Anniversario della Fondazione della Repubblica italiana - accennato dal Capo dello Stato - alla luce del curriculum istituzionale di Sergio Mattarella, a contribuire nella costruzione di un Costituzionalismo autenticamente e profondamente repubblicano?