BARI - “Dimenticato da tutti, nel silenzio generale, il batterio della Xylella fastidiosa che colpisce ulivi, mandorle e viti, avanza e dal Salento ha ormai invaso le campagne del Tarantino e della provincia di Brindisi dove sono stati colpiti i territori di 14 comuni con l’individuazione di decine di nuovi focolai”, è quanto denuncia il consigliere regionale Gianni Stea annunciando per i prossimi giorni un’interrogazione urgente all’assessore alle Politiche agricole, Leo Di Gioia e al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
“La Xylella è ormai alle porte delle coltivazioni del Barese e della provincia di Foggia, dove si trovano le produzioni più pregiate ed economicamente fondamentali per tutto il comparto agricolo pugliese. Nel mentre la Regione Puglia sembra voler ignorare politicamente il fenomeno e pure i fondi stanziati dalla legge di stabilità potrebbero risultare del tutto inutili se non addirittura dannosi se non bene utilizzati. Il tempo trascorso, anni ormai, con una politica regionale più impegnata negli annunci che in serie attività di contrasto, insomma, ha prodotto una situazione molto pesante”.
Stea ricorda come già la giunta regionale dell’epoca, quando nell’estate del 2013 si ebbe notizia della prima individuazione di un focolaio nel Salento, “abbia pericolosamente sottovalutato le problematiche legate alla diffusione del batterio. Se, come mi auguro fortemente, l’unico interesse concreto sia quello di debellare la diffusione della Xylella limitando il più possibile i danni agli agricoltori, alla esportazione dei prodotti pugliesi e alla stessa immagine dell’agricoltura della nostra regione, occorre al più presto un approccio concreto alle problematiche, voltando definitivamente pagina a politiche che finora non hanno fatto altro che aggravare ulteriormente la situazione”.
“La Xylella è ormai alle porte delle coltivazioni del Barese e della provincia di Foggia, dove si trovano le produzioni più pregiate ed economicamente fondamentali per tutto il comparto agricolo pugliese. Nel mentre la Regione Puglia sembra voler ignorare politicamente il fenomeno e pure i fondi stanziati dalla legge di stabilità potrebbero risultare del tutto inutili se non addirittura dannosi se non bene utilizzati. Il tempo trascorso, anni ormai, con una politica regionale più impegnata negli annunci che in serie attività di contrasto, insomma, ha prodotto una situazione molto pesante”.
Stea ricorda come già la giunta regionale dell’epoca, quando nell’estate del 2013 si ebbe notizia della prima individuazione di un focolaio nel Salento, “abbia pericolosamente sottovalutato le problematiche legate alla diffusione del batterio. Se, come mi auguro fortemente, l’unico interesse concreto sia quello di debellare la diffusione della Xylella limitando il più possibile i danni agli agricoltori, alla esportazione dei prodotti pugliesi e alla stessa immagine dell’agricoltura della nostra regione, occorre al più presto un approccio concreto alle problematiche, voltando definitivamente pagina a politiche che finora non hanno fatto altro che aggravare ulteriormente la situazione”.
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