Crisi della mitilicoltura a Taranto: Associazioni e Sindacati scrivono al Ministro

TARANTO - Il settore della mitilicoltura a Taranto si trova in una situazione di grave emergenza. Quest'anno si è registrata una massiccia morìa delle produzioni di mitili, aggravata anche dalla perdita del seme, evento che comprometterà fortemente la produzione per l'anno 2025.

A peggiorare ulteriormente la situazione, oltre al cambiamento climatico e l'innalzamento delle temperature, è stata la limitazione parziale dell'uso del primo seno del Mar Piccolo. Questo ha causato un rallentamento nella maturazione del prodotto, con conseguenze economiche devastanti per un’attività che ha radici millenarie e che continua a garantire centinaia di posti di lavoro nel territorio.

L'appello delle Associazioni e dei Sindacati

Le principali associazioni e sindacati del settore hanno deciso di scrivere una lettera al Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, chiedendo un intervento urgente per salvare la mitilicoltura jonica. Tra i firmatari della missiva figurano AGCI Agrital, UNCI Agroalimentare, Confcooperative Taranto, Legacoop Agroalimentare Taranto, Casaimpresa Confesercenti Taranto, FAI CISL, FLAI CGIL e UILA Pesca.

I punti salienti della lettera

Nella lettera, le associazioni ricordano che è passato oltre sei mesi dalla nomina del prof. Vito Felice Uricchio come Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto, avvenuta il 1° marzo 2024. Tuttavia, denunciano che, a distanza di mesi, la struttura operativa di supporto non è stata ancora costituita e che le risorse necessarie per le bonifiche del Mar Piccolo non sono state ancora rese disponibili.

Questa bonifica è vista come imprescindibile non solo per la sostenibilità ambientale, ma anche per il rilancio dell'economia locale, essendo il Mar Piccolo una risorsa centrale per la mitilicoltura e altre attività legate all'ambiente marino.

Il rischio di perdere centinaia di posti di lavoro

Le associazioni evidenziano il rischio concreto che questa situazione porti alla scomparsa definitiva della mitilicoltura a Taranto, con la perdita di centinaia di posti di lavoro. Un danno che il territorio non può permettersi, considerando che, con le giuste condizioni operative, il settore potrebbe crescere e diventare ancor più rilevante per l'economia locale.

Coinvolgimento dei parlamentari Jonici

Oltre a indirizzare la lettera al Ministro, le associazioni hanno coinvolto anche i parlamentari jonici – tra cui Vito De Palma, Dario Iaia, Giovanni Maiorano, Maria Nocco, Ubaldo Pagano e Mario Turco – invitandoli a intervenire con autorevolezza affinché il tema venga posto tra le priorità del Ministero dell’Ambiente e del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS).

Conclusioni

Le associazioni chiedono al Ministro un'azione rapida e concreta per avviare le bonifiche del Mar Piccolo e salvare un settore che rappresenta non solo un patrimonio economico, ma anche culturale e identitario per Taranto. Ulteriori ritardi, secondo la lettera, potrebbero segnare la fine di un settore strategico per il futuro del territorio.

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