Radar Photo Festival: a Trani dal 4 ottobre al 30 novembre l’edizione 2024 del festival di fotografia a impatto zero

TRANI - Dal 4 ottobre al 30 novembre, Trani ospiterà la quarta edizione del Radar Photo Festival, un evento internazionale di fotografia interamente dedicato ai temi della sostenibilità ambientale e sociale. Con oltre 200 immagini esposte e 13 mostre fotografiche distribuite in alcuni dei luoghi simbolo della città, il festival ha come tema centrale “Futuri imperfetti”, esplorando le sfide del nostro tempo tra sviluppo sostenibile e innovazione sociale.

Organizzato dalla Scuola in Arti Visive Spaziotempo, con la direzione artistica di Giovanni Albore e Adriana D’Alano e la curatela fotografica di Francesco Merlini, il festival è sostenuto dal Comune di Trani e finanziato dall’Unione Europea attraverso il progetto Futuri (Im)perfetti. Questa iniziativa mira a promuovere comportamenti responsabili verso l’ambiente e il clima, riflettendo sull’impatto delle attività umane e sui modi di ridisegnare il futuro del pianeta.

Le mostre e gli artisti

Le mostre propongono un percorso tra le sfide ambientali e sociali contemporanee. Dal Monastero di Santa Maria Colonna, i visitatori potranno esplorare le opere di artisti come Natacha de Mahieu, che riflette sul turismo sostenibile, e Kata Geibl, con una monografia dedicata agli effetti dell’individualismo sull’ambiente. Tra gli altri partecipanti, Simone Tramonte esplora l’uso di energie rinnovabili, mentre Gaia Squarci indaga come diverse classi sociali affrontano l'aumento delle temperature. Gli scatti di Piero Percoco rendono omaggio alle terre dell’Ecomuseo Boccadoro-Ariscianne, e Diambra Mariani racconta il ripopolamento di zone disabitate in Spagna.

All’interno del festival, sarà presentata anche una scultura di Dario Agrimi, ispirata alla figura mitica del Golem, un essere umanoide privo di emozioni ma dotato di grande forza.

Un festival green

Il Radar Photo Festival si distingue anche per il suo approccio ecologico. L’intero evento è progettato a impatto zero, con allestimenti realizzati attraverso pratiche di eco-design e materiali riciclati. Tra le iniziative, spicca una piattaforma di e-commerce dedicata allo scambio di attrezzature fotografiche usate, promuovendo così l’economia circolare anche tra i professionisti del settore.

L'Italia è infatti tra i Paesi più indietro in Europa nella raccolta di RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche), e il festival mira a sensibilizzare il pubblico sull'impatto ambientale legato alla fotografia.

Eventi e workshop

Oltre alle esposizioni, il festival prevede una serie di workshop e laboratori tematici, molti dei quali rivolti a bambini e ragazzi in collaborazione con le scuole e Legambiente. Questi eventi educational, come il “trash printing” e laboratori di cucito, invitano la comunità a riflettere su temi ambientali e a mettere in pratica comportamenti più sostenibili.

Tra i workshop per professionisti, sono previsti corsi sulla narrazione nel reportage, tenuti dal fotoreporter Alessandro Penso, e sull’uso dell’intelligenza artificiale generativa nella fotografia commerciale, a cura di Andrea Baioni.

Un archivio fotografico europeo

Il Radar Photo Festival ospita anche il progetto Fortepan Method, un archivio digitale di fotografie storiche in collaborazione con Budapest e il Fotofestiwal di Lodz. Dal 1° al 6 ottobre, i visitatori potranno contribuire alla creazione del più grande archivio fotografico europeo del '900.

L'inaugurazione del festival si terrà il 4 ottobre al Monastero di Santa Maria Colonna, accompagnata da un DJ set e dalla proiezione di Discariche Musicali. Il programma completo è disponibile sul sito ufficiale del festival www.radarphotofestival.it.

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