(Apcom) - L'impegno del Governo per destinare risorse alla ricerca e all'innovazione è stato al centro del discorso del ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, oggi a Taranto, dove si inaugurava l'anno accademico dell'Ateneo di Bari. Ospiti della Scuola sottufficiali della Marina Militare di Taranto, le autorità accademiche, civili e militari di Puglia, hanno accolto il ministro giunto in ritardo alla cerimonia con un volo di linea: "Alla gente piace che non si utilizzino voli di Stato - ha chiosato sorridendo D'Alema - ma ciò può comportare i relativi disagi e ritardi".
"Una delle grandi sfide oggi - ha ricordato nel suo discorso D'Alema - è far crescere le risorse per la ricerca, non solo per far crescere l'economia, ma anche la coesione sociale ed il senso civico".
Taranto è sede distaccata di diverse facoltà che afferiscono all'Ateneo di Bari, ed è stata scelta simbolicamente, quest'anno, come sede di questa cerimonia per simboleggiare il contributo dell'Università alla rinascita di una città duramente colpita dal dissesto finanziario.
Il Governo, ha ricordato D'Alema, "ha portato avanti con successo la sfida del risanamento, ma ora servono più risorse per la ricerca. Nella Finanziaria queste ci sono e voglio ricordare non solo il credito d'imposta per le imprese pubbliche e private che fanno investimenti in ricerca, ma anche il finanziamento di 30 mila stage per neolaureati nelle imprese in Italia". Il ministro degli Esteri ha poi ricordato l'importanza per il Mezzogiorno della prossima fase dei finanziamenti dell'Unione europea, molto ingenti perché "frutto di un negoziato condotto con successo dal nostro Governo. Ma è l'ultima occasione, usiamola con intelligenza".
D'Alema ha poi ricordato i suoi legami con la Puglia, ed in particolare con Taranto, "che ha rappresentato molto nella storia del movimento operaio del Mezzogiorno. Dopo anni neri di declino e degrado oggi siamo tutti impegnati nella sfida della riscossa. Il Governo è al fianco di Taranto con scelte impegnative dal punto di vista economico. E' importante che anche la cultura sia vicina a questa città".
"Una delle grandi sfide oggi - ha ricordato nel suo discorso D'Alema - è far crescere le risorse per la ricerca, non solo per far crescere l'economia, ma anche la coesione sociale ed il senso civico".
Taranto è sede distaccata di diverse facoltà che afferiscono all'Ateneo di Bari, ed è stata scelta simbolicamente, quest'anno, come sede di questa cerimonia per simboleggiare il contributo dell'Università alla rinascita di una città duramente colpita dal dissesto finanziario.
Il Governo, ha ricordato D'Alema, "ha portato avanti con successo la sfida del risanamento, ma ora servono più risorse per la ricerca. Nella Finanziaria queste ci sono e voglio ricordare non solo il credito d'imposta per le imprese pubbliche e private che fanno investimenti in ricerca, ma anche il finanziamento di 30 mila stage per neolaureati nelle imprese in Italia". Il ministro degli Esteri ha poi ricordato l'importanza per il Mezzogiorno della prossima fase dei finanziamenti dell'Unione europea, molto ingenti perché "frutto di un negoziato condotto con successo dal nostro Governo. Ma è l'ultima occasione, usiamola con intelligenza".
D'Alema ha poi ricordato i suoi legami con la Puglia, ed in particolare con Taranto, "che ha rappresentato molto nella storia del movimento operaio del Mezzogiorno. Dopo anni neri di declino e degrado oggi siamo tutti impegnati nella sfida della riscossa. Il Governo è al fianco di Taranto con scelte impegnative dal punto di vista economico. E' importante che anche la cultura sia vicina a questa città".