Caldo, Protezione civile in allarme


Il barese è in fiamme. Dal parco naturale di Lama Balice a Noicattaro, da Mungivacca ad Adelfia il caldo record ieri ha reso bollente anche la linea di pronto intervento dei vigili del fuoco. Perché la totale assenza di prevenzione e le temperature elevatissime sono state all´origine di decine di grandi e piccoli focolai che a Bari, nel quartiere San Paolo e nei pressi dell´Ikea sono arrivati a lambire le abitazioni. Alla prima ondata di afa in Puglia è ritornata l´emergenza. I vigili del fuoco hanno dovuto richiamare in servizio numerosi colleghi in riposo che hanno lavorato fino alla tarda serata per spegnere gli incendi. Impossibile fare una prima conta dei danni e degli ettari di terreno andati in fumo. Al termine di una giornata concitata l´incendio che ha fatto più male sembra sia stato quello che ha divorato sei ettari di vegetazione al confine tra l´area protetta di Lama Balice e alcuni palazzi del quartiere San Paolo. Il nuovo parco regionale già lo scorso anno era stato danneggiato dalle fiamme. Ma nella zona attorno a Lama Balice non è stata, nel frattempo, adottata alcuna prevenzione per evitare un nuovo colpo a questa importante area verde della città.

Trentaquattro gradi a Bari, addirittura di più sulla Murgia, in Salento e in Capitanata. Un´ondata di caldo eccezionale sta soffocando la Puglia. In netto anticipo rispetto al calendario l´afa ha avvolto la regione in una cappa micidiale. Ma il peggio deve ancora arrivare. L´allerta meteo lanciata due giorni fa dalla protezione civile è stata confermata anche per i prossimi giorni. Già a partire da domani, infatti, il livello d´allerta potrebbe addirittura crescere passando dal secondo al terzo grado della scala di emergenza nazionale. Le zone più colpite sono quelle dell´entroterra. E le associazioni dei coltivatori lanciano già l´allarme siccità. «Gli invasi della Puglia hanno un deficit idrico di 226 milioni di metri cubi rispetto allo scorso anno - afferma la Coldiretti - a rischio sono soprattutto le produzioni orticole, con la previsione di un calo di investimenti del 25 per cento per il pomodoro». Tra i coltivatori e gli investitori del settore è diffusa la preoccupazione per le disponibilità irrigue per le coltivazioni che scarseggiano a causa di un innalzamento delle temperature così in anticipo rispetto all´arrivo dell´estate. Ma questa ondata di calore record è potenzialmente rischiosa anche per la salute.


Il piano di emergenza regionale è già scattato ieri. Ma nonostante anziani e bambini siano stati invitati a rimanere a casa nei pronto soccorso di Bari ieri è stato un via vai di persone colte da malori legati al caldo. In città, chi ha potuto ha cercato refrigerio vicino al mare. Letteralmente invasa la spiaggia di Pane e pomodoro che, dove però non sono ancora in servizio i bagnini della Multiservizi. E non lo saranno neanche per il caldo ponte del 2 giugno quando la spiaggia si preannuncia affollatissima. La delibera per autorizzare la partenza del servizio sarà portata in giunta soltanto oggi.

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