Donne titolari delle ricchezze del clan di Bari, sequestrati beni per due milioni di euro

Beni per due milioni di euro sono stati sequestrati dai carabinieri a mogli, figlie, madri e nipoti di presunti esponenti di spicco del clan mafioso barese Telegrafo, smantellato dai militari con 24 arresti nel febbraio scorso. A capo del sodalizio vi sarebbero - secondo gli investigatori - il quarantenne Lorenzo Valerio e il suo luogotenente Carlo Iacobbe, di 38 anni, arrestati tre mesi fa per associazione mafiosa, traffico di droga, armi ed estorsioni.I militari del comando provinciale di Bari hanno sequestrato un rilevante pacchetto di quote societarie della 'Sogega sas', che si occupa, tra l'altro, di custodia di autoveicoli, trasporto merci, rimessaggio barche, gestione parcheggi, vigilanza edifici e di gestione e conduzione di impianti sportivi. La stessa ditta risulta proprietaria di un'area di circa 5.000 metri quadrati nel centro murattiano. Sono stati sequestrati anche due appartamenti di 130 metri quadrati, sei conti correnti e nove autovetture e motocicli di grossa cilindrata, utilizzati per il traffico di droga e armi.

Le indagini - secondo i carabinieri - hanno evidenziato il ruolo fondamentale delle donne del clan che, pur apparendo modeste casalinghe che vivevano in case popolari, beneficiavano dei proventi dell'attivita' illecita svolta da mariti e famigliari.

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