Un bambino e' nato a Bari con una grave e rara malatia congenita, sindrome di Potter, il tribunale dei minori ha levato la patria potesta' ai genitori per portare avanti le cure."Mio figlio e' sottoposto ad un calvario. Per ora riesce a sopportare queste terapie ma poi sara' per lui una vita d'inferno": Massimo, il papa' di Davide, il neonato venuto alla luce senza reni e sottratto alla patria potesta' dei genitori perche' possa essere sottoposto a dialisi, e' anche oggi nell'ospedale Giovanni XXIII di Bari, insieme con la moglie, Maria Rita. Mamma e papa', genitori di altri due bambini, si alternano accanto alla incubatrice."Avevamo chiesto solo un po' di tempo - racconta - per poterci informare, per telefonare al primario del Bambin Gesu' di Roma, dove ci avevano detto che sarebbe stato trasferito Davide, e capire, visto che nessuno ci dava speranza, visto che nessun bambino e' mai sopravvissuto a lungo ad una sindrome del genere, se era giusto sottoporlo a dolore inutile". "Poi hanno deciso gli altri e ora - dice - anche se ci verra' restituita la patria potesta' non sappiamo piu' che fare".
Oggi il tribunale dei minorenni decidera' sulla sospensione del provvedimento, Davide, nato a Foggia un mese fa senza reni. Il piccolo e' stato affidato al primario della Neonatologia dell'ospedale di Foggia dove e' nato il 28 aprile scorso, piegato da una sindrome chiamata Potter.
Oggi il tribunale dei minorenni decidera' sulla sospensione del provvedimento, Davide, nato a Foggia un mese fa senza reni. Il piccolo e' stato affidato al primario della Neonatologia dell'ospedale di Foggia dove e' nato il 28 aprile scorso, piegato da una sindrome chiamata Potter.
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