''Ridate la potesta' genitoriale alla mamma e papa' del piccolo Davide. Al loro dramma non si aggiunga altra sofferenza''. A chiederlo e' Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato che sostiene la petizione online lanciata dallo zio del neonato con sindrome di Potter per chiedere al Tribunale di Bari di ritirare il provvedimento che sospende la potesta' genitoriale per i genitori del bimbo.
''E' un atto disumano ed incomprensibile. I familiari hanno il diritto di esprimere il loro consenso alle cure sul paziente non autosufficiente e questo consenso deve essere quanto piu' possibile consapevole ed informato. Ai genitori di Davide, gia' sofferenti per il dramma di un figlio non destinato a sopravvivere, non e' stato lasciato alcun tempo per decidere. Anzi il bambino e' stato trasportato in un altro ospedale senza informare i genitori: una cosa che non deve mai accadere. Sulla questione se ci sia o meno accanimento terapeutico, crediamo che anche questa vicenda mostri che e' necessario fare chiarezza su cosa sia lecito e cosa no nelle cure ad un malato senza speranza'.
''E' un atto disumano ed incomprensibile. I familiari hanno il diritto di esprimere il loro consenso alle cure sul paziente non autosufficiente e questo consenso deve essere quanto piu' possibile consapevole ed informato. Ai genitori di Davide, gia' sofferenti per il dramma di un figlio non destinato a sopravvivere, non e' stato lasciato alcun tempo per decidere. Anzi il bambino e' stato trasportato in un altro ospedale senza informare i genitori: una cosa che non deve mai accadere. Sulla questione se ci sia o meno accanimento terapeutico, crediamo che anche questa vicenda mostri che e' necessario fare chiarezza su cosa sia lecito e cosa no nelle cure ad un malato senza speranza'.
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