Coltivavano nel giardino di casa un centinaio di piante di super skunk ed una quarantina di piante di canapa indiana e sono finiti in carcere. Si tratta di Giuseppe Accettura, 53enne, di suo figlio Luca, 24enne, di G.C., 23enne e di Francesco Corallo, 30enne, tutti baresi e noti alle forze dell’ordine, fatta eccezione per il 23enne. Per loro l’accusa è di coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti. Nel corso di uno specifico servizio antidroga organizzato nel pomeriggio di domenica dal Nucleo Operativo della Compagnia Bari San Paolo, i militari hanno proceduto alla perquisizione di una villetta di campagna sita in Bari Palese, ove i quattro venivano trovati all’interno del giardino mentre prestavano le loro “attenzioni” nei confronti di una piantagione, risultata poi essere marijuana e “super skunk”. Quest’ultimo è un incrocio tra cannabis sativa e cannabis indica, ottenuto modificando geneticamente le coltivazioni e ribattezzata come super-marijuana, perchè contenente un principio attivo quattro volte superiore a quello della cannabis attualmente in commercio. Il suo effetto è dieci volte più forte di quello di un normale spinello, paragonabile a quello dell’ LSD o di altri allucinogeni. A testimonianza della maggiore attenzione rivolta a questo tipo di stupefacente, le piante di super skunk rinvenute erano circondate e sostenute da piccoli paletti in legno. Inevitabile l’arresto per i quattro, che sono stati poi rinchiusi nel carcere locale.
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e' un'assurdita' paragonare la marjuana o la super skunk a
RispondiEliminaall'lsd. divulgare queste false informazioni procura inutili allarmismi e falsi pregiudizi. Non si dovrebbero strumentalizzare certe notizie.
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