SASSARI - I carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale di Sassari hanno arrestato il sedicesimo componente di una organizzazione che sfruttava giovani africane costringendole a prostituirsi, sgomitata a metà maggio. L’uomo - un nigeriano di 37 anni, Paul Okomba - è stato rintracciato a Bari.A lui gli investigatori, guidati dal capitano Giuseppe Urpi, sono arrivati intercettando una telefonata fatta da un centro di prima accoglienza dove l’immigrato era stato accompagnato perché trovato privo di permesso di soggiorno. I militari hanno così ottenuto un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e sono andati ad arrestarlo.
Secondo i Carabinieri, il suo ruolo nell’organizzazione era quello di far arrivare le donne dalla Nigeria, poi obbligate a prostituirsi non solo in Sardegna e in altre regioni italiane, ma anche in diversi Paesi europei. La base era a Olbia e a capo della banda è stato indicato un commerciante di articoli etnici residente nella città gallurese. Tutti gli arrestati, compreso Paul Okomba, sono accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di esseri umani, riduzione in schiavitù, tratta di persone, acquisto e alienazione di esseri umani, induzione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. L’operazione “Terra Promessa” era partita a fine 2006 dalla coraggiosa denuncia di una delle giovani sfruttate.
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