Nucleare, la denuncia di Greenpeace: "Candidati regione non giochino a scaricabarile"

ROMA - ''Polverini, Formigoni e Zaia, rispettivamente candidati nel Lazio, Lombardia e Veneto, stanno giocando allo scarica-barile nucleare , dichiarando di sostenere i piani del governo, ma dicendo che non ne hanno bisogno nelle regioni nelle quali si candidano''. E' quanto dichiara Greenpeace.

''Sostenere il piano nucleare del governo, ma poi dichiarare che la propria Regione 'non ne ha bisogno', non e' un modo serio di trattare i propri elettori - commenta Andrea Lepore, responsabile campagna nucleare di Greenpeace. - E' bizzarro che 18 regioni abbiano votato contro il piano nucleare del governo, tre a favore, tra cui Veneto e Lombardia, e i candidati poi facciano i furbi dicendo 'si' ma non da noi'.

La Polverini ha esordito in campagna elettorale dicendo che sul nucleare non possiamo tirarci indietro e ora anche lei dice 'si', ma non nel Lazio'. E dove allora? E' evidente che il tema fa perdere voti e che i candidati sanno bene che gli elettori non vogliono il nucleare''.

Con la legge 99 del 2009, infatti, e con il decreto legislativo approvato negli ultimi giorni, ricorda l'associazione ambientalista, ''le regioni saranno escluse dalle decisioni sulla localizzazione degli impianti nucleari, e quindi saranno costrette ad accettare le scelte dettate dal governo''.

''L'unico modo per proteggere la propria regione da una centrale e' dire un 'no' incondizionato al nucleare'', aggiunge Lepore, ricordancdo che in soli sei giorni Greenpeace ha raccolto oltre 30mila firme su www.nuclearlifestyle.it per chiedere ai candidati alle regionali di dichiararsi contrari al nucleare.

''Greenpeace chiede a tutti i candidati di dire no a una tecnologia rischiosa e troppo costosa come il nucleare, con chiarezza e senza ipocrisie: e' un diritto di tutti i cittadini conoscere prima delle elezioni se il loro voto li portera' al nucleare'' conclude Lepore.

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