BARI - “L’Udc è l’interprete storico della cultura delle ‘autonomie’, secondo l’insegnamento di Luigi Sturzo. Un insegnamento divenuto programma negli anni della prima Repubblica e ancora oggi valido in una corretta interpretazione del federalismo ”. Lo ha affermato il coordinatore regionale dell’Udc di Puglia, on. Angelo Sanza.
“Sarebbe stato sufficiente – continua Sanza – attualizzare quell’insegnamento per rispondere alle attese delle Regioni italiane in uno spirito di unità nazionale. La consapevolezza della difesa delle popolazioni meridionali in uno spirito di piena autonomia dall’incalzare arrogante e separatista della Lega Nord hanno posto le condizioni perchè l’Udc, Io Sud, e altri movimenti si ritrovassero insieme per sostenere una battaglia storicamente importante della sen. Poli Bortone, che in tempi non sospetti aveva compreso che difficilmente gli interessi del Mezzogiorno si sarebbero potuti difendere all’interno del Popolo delle Libertà. Il voto in favore della senatrice di Lecce è un voto ‘utile’ per costruire una politica, e non già per una sterile testimonianza. Le ombre che ogni giorno si rinfacciano Palese e Vendola non ci appartengono. Abbiamo denunciato il governo delle sinistre quando non faceva gli interessi della Puglia; lo abbiamo apprezzato al di là della poesia, quando nella prosa quotidiana ha difeso la Regione sul tema del nucleare, sull’ambiente a Taranto, e su iniziative sociali meritevoli del nostro apprezzamento cristiano. Ricordiamo Palese impegnato nella lotta contro il governo nazionale, a difesa degli interessi pugliesi, ma spesso costretto a piegare la testa per rispettare una antimeridionalistica volontà nazionale; ancora, un Palese invitato a firmare, grave per uno come lui sempre scrupoloso nel documentarsi, solo perchè supponeva di essere protetto da autorità nazionali poco attente verso il Sud”.
“Tutti noi, con la Poli Bortone, non abbiamo nulla di che spartire in questo scenario che appartiene al passato, mentre vogliamo essere garanti – conclude - di un programma condiviso per la Puglia di domani”.
“Sarebbe stato sufficiente – continua Sanza – attualizzare quell’insegnamento per rispondere alle attese delle Regioni italiane in uno spirito di unità nazionale. La consapevolezza della difesa delle popolazioni meridionali in uno spirito di piena autonomia dall’incalzare arrogante e separatista della Lega Nord hanno posto le condizioni perchè l’Udc, Io Sud, e altri movimenti si ritrovassero insieme per sostenere una battaglia storicamente importante della sen. Poli Bortone, che in tempi non sospetti aveva compreso che difficilmente gli interessi del Mezzogiorno si sarebbero potuti difendere all’interno del Popolo delle Libertà. Il voto in favore della senatrice di Lecce è un voto ‘utile’ per costruire una politica, e non già per una sterile testimonianza. Le ombre che ogni giorno si rinfacciano Palese e Vendola non ci appartengono. Abbiamo denunciato il governo delle sinistre quando non faceva gli interessi della Puglia; lo abbiamo apprezzato al di là della poesia, quando nella prosa quotidiana ha difeso la Regione sul tema del nucleare, sull’ambiente a Taranto, e su iniziative sociali meritevoli del nostro apprezzamento cristiano. Ricordiamo Palese impegnato nella lotta contro il governo nazionale, a difesa degli interessi pugliesi, ma spesso costretto a piegare la testa per rispettare una antimeridionalistica volontà nazionale; ancora, un Palese invitato a firmare, grave per uno come lui sempre scrupoloso nel documentarsi, solo perchè supponeva di essere protetto da autorità nazionali poco attente verso il Sud”.
“Tutti noi, con la Poli Bortone, non abbiamo nulla di che spartire in questo scenario che appartiene al passato, mentre vogliamo essere garanti – conclude - di un programma condiviso per la Puglia di domani”.
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