Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, hanno consentito di far emergere condotte illecite riconducibili a 32 persone responsabili dei reati di associazione a delinquere, trasferimento fraudolento di valori e usura. Le Fiamme Gialle hanno eseguito anche due ordinanze di custodia cautelare in carcere disposte dal gip del Tribunale di Bari. L'operazione e' stata denominata 'Girotondo'.
I beni sequestrati sono risultati sproporzionati rispetto alle capacita' di reddito degli indagati. Si tratta di 13 immobili, tra i quali tre ville, per un valore complessivo di quattro milioni e mezzo, della quota di partecipazione societaria per l'attivita' di custodia e rimessaggio di autoveicoli per un valore di 10 mila euro, dei saldi attivi rilevabili per 22 rapporti bancari per un valore in fase di quantificazione.
Dall'analisi finanziaria e patrimoniale delle attivita' economiche riconducibili all'organizzazione, e' stato possibile ricostruire numerose vicende dalle quali sono stati tratti forti indizi per valutare la sussitenza del reato associativo, per individuare le persone coinvolte e definire i meccanismi che hanno consentito per anni di nascondere i proventi delle attivita' illegali. Sono stati, inoltre, accertati alcuni episodi di usura, con tassi di interesse mensili oscillanti tra il 4% ed il 10% (pari cioe' al 36-120% annuo).
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