ROMA - All'inizio del 2010 e' proseguito in Europa la fase di recupero della fiducia di famiglie e imprese : complessivamente, l'indicatore di Clima Economico elaborato dalla Commissione Europea e riferito all'intera area UE sale a 98,1 da 92,2 del periodo precedente, avvicinandosi ai livelli registrati nel secondo trimestre del 2008. E' quanto evidenzia il rapporto ''Congiuntura Mezzogiorno'' relativo al primo trimestre di quest'anno, realizzato congiuntamente da ISAE-OBI-SRM.
Il recupero riguarda tutti i principali settori produttivi e continua ad essere particolarmente intenso nel comparto industriale e nei servizi di mercato; in questo trimestre tuttavia l'ottimismo sembra iniziare ad estendersi anche al settore del commercio e, in misura minore, a quello delle costruzioni. Risale infine di un punto anche la fiducia dei consumatori europei, che continuano tuttavia ad essere prudenti circa le prospettive a breve termine dell'economia continentale e della propria famiglia.
Anche in Italia il Clima Economico progredisce sensibilmente e tocca quota 97,4 (da 94,1), portandosi in questo caso sui massimi dalla prima meta' del 2008. Nel nostro paese, la risalita e' dovuta principalmente al buon andamento del settore del commercio, con crescite piu' moderate nei servizi, nell'industria e nelle costruzioni. In controtendenza con il dato europeo, poi, torna a scendere dopo 5 trimestri di crescita ininterrotta la fiducia dei consumatori (da 112,7 a 108,5) che si riporta al di sotto dei valori del terzo trimestre dello scorso anno.
ripresa non e' pero' diffusa in modo omogeneo sul territorio: l'indice mostra consistenti segni di recupero nel Nord-Ovest (da 94,2 a 99,8), Nord-Est (da 88,9 a 93,6) e al Centro (da 86,6 a 91,7); nel Mezzogiorno, invece, l'indicatore scende bruscamente passando da 86,6 a 77,9 e riportandosi in prossimita' dei valori del secondo trimestre dello scorso anno. A determinare tali differenze contribuisce soprattutto il diverso andamento del settore dei servizi: per questo comparto, infatti, la fiducia crolla di quasi dieci punti al Sud (da -0,7 a -10,6) mostrando invece consistenti segni di ripresa sia al Nord (da -7 a +6,2 nel Nord Ovest e da -0,3 a 1,2 nel Nord Est) sia al Centro (da -7,2 a -0,9). Piu' omogenei risultano invece gli andamenti della fiducia delle imprese manifatturiere e dei consumatori, con un recupero diffuso con simile intensita' a tutto il territorio nazionale, nel primo caso, ed un nuovo calo invece, sempre diffuso in modo omogeneo sul territorio, nel secondo.
Il calo del clima economico nel Mezzogiorno e' essenzialmente dovuto al settore dei servizi, per il quale al momento non e' disponibile un dettaglio regionale. Di conseguenza, il calo registrato dal clima economico nel Mezzogiorno si diffonde omogeneamente a livello regionale.
Il recupero riguarda tutti i principali settori produttivi e continua ad essere particolarmente intenso nel comparto industriale e nei servizi di mercato; in questo trimestre tuttavia l'ottimismo sembra iniziare ad estendersi anche al settore del commercio e, in misura minore, a quello delle costruzioni. Risale infine di un punto anche la fiducia dei consumatori europei, che continuano tuttavia ad essere prudenti circa le prospettive a breve termine dell'economia continentale e della propria famiglia.
Anche in Italia il Clima Economico progredisce sensibilmente e tocca quota 97,4 (da 94,1), portandosi in questo caso sui massimi dalla prima meta' del 2008. Nel nostro paese, la risalita e' dovuta principalmente al buon andamento del settore del commercio, con crescite piu' moderate nei servizi, nell'industria e nelle costruzioni. In controtendenza con il dato europeo, poi, torna a scendere dopo 5 trimestri di crescita ininterrotta la fiducia dei consumatori (da 112,7 a 108,5) che si riporta al di sotto dei valori del terzo trimestre dello scorso anno.
ripresa non e' pero' diffusa in modo omogeneo sul territorio: l'indice mostra consistenti segni di recupero nel Nord-Ovest (da 94,2 a 99,8), Nord-Est (da 88,9 a 93,6) e al Centro (da 86,6 a 91,7); nel Mezzogiorno, invece, l'indicatore scende bruscamente passando da 86,6 a 77,9 e riportandosi in prossimita' dei valori del secondo trimestre dello scorso anno. A determinare tali differenze contribuisce soprattutto il diverso andamento del settore dei servizi: per questo comparto, infatti, la fiducia crolla di quasi dieci punti al Sud (da -0,7 a -10,6) mostrando invece consistenti segni di ripresa sia al Nord (da -7 a +6,2 nel Nord Ovest e da -0,3 a 1,2 nel Nord Est) sia al Centro (da -7,2 a -0,9). Piu' omogenei risultano invece gli andamenti della fiducia delle imprese manifatturiere e dei consumatori, con un recupero diffuso con simile intensita' a tutto il territorio nazionale, nel primo caso, ed un nuovo calo invece, sempre diffuso in modo omogeneo sul territorio, nel secondo.
Il calo del clima economico nel Mezzogiorno e' essenzialmente dovuto al settore dei servizi, per il quale al momento non e' disponibile un dettaglio regionale. Di conseguenza, il calo registrato dal clima economico nel Mezzogiorno si diffonde omogeneamente a livello regionale.
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Economia