Ieri pomeriggio la vittima si e' recata in campagna, insieme a un'altra persona e a due operai che hanno cominciato a tagliare i rami e a triturarli con una macchina piuttosto rumorosa per ricavarne materiale simile alla segatura. L'uomo, che abita in una casa vicina e non riusciva a dormire, e' uscito un paio di volte per protestare. Ma dalle discussioni si e' passati alle vie di fatto. Carbone ha colpito Nania a pugni e con una mazza di legno. Successivamente sarebbe intervenuto anche il figlio Francesco che ha ulteriormente infierito sulla vittima.
L'aggressione e' avvenuta in un altro luogo rispetto a quello in cui si svolgevano i lavori: per questo solo in seguito i due operai sono potuti intervenire per fermare i due presunti omicidi. Nania e' stato trasportato in fin di vita prima all'ospedale di Francavilla Fontana e poi al 'Perrino' di Brindisi dove e' morto per arresto cardio circolatorio.
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