FOGGIA - Un 'mattatoio' di auto rubate e' stato scoperto da agenti del Commissariato di Polizia di Cerignola, in provincia di Foggia. Due persone, di 37 e 26 anni, con precedenti penali, sono stati arrestati con le le accuse di riciclaggio e ricettazione. Le indagini sono partite da un furto di una Ford C Max avvenuto a Molfetta, in provincia di Bari, ieri mattina. La vettura, di proprieta' della Hertz Italia, e' dotata di un impianto satellitare di nuova generazione di quelli perfettamente mimetizzati all'interno dell'abitacolo.
La ditta fornitrice dell'impianto ha fornito alla Polizia le coordinate per giungere sul luogo in cui venivano segnalata la presenza dell'auto. Gli agenti del Commissariato di Polizia hanno cercato a cinque chilometri dal centro abitato. Ad un certo punto hanno udito dei rumori di sega elettrica e ferraglia in localita' 'Casa San Martino' provenire da un capannone in muratura situato in aperta campagna. Gli agenti hanno scoperto due uomini intenti a sezionare la parte anteriore della Ford.
Dopo aver bloccato i due pregiudicati, e' partita la perquisizione all'interno e all'esterno del capannone che il primo ha dichiarato di aver preso in fitto. Sparsi per terra c'erano decine di arnesi utili allo scasso, seghe elettriche, gruppi elettrogeni; la Ford, dalle cui targhe si risaliva al mezzo che si stava cercando, era ormai composta solo dalla scocca e presentava il telaio abraso.
Sono stati sequestrati anche due furgoni ritrovati nelle immediate vicinanze, di cui uno privo di targhe e con il telaio abraso e che conteneva i pezzi appena smontati dell'auto rubata a Molfetta, mentre l'altro, intestato ad una ditta di Andria, conteneva una bombola d'ossigeno con fiamma ossidrica utilizzata per tagliare piu' velocemente possibile e facendo pochissimo rumore, le autovetture. Sul posto personale del Gabinetto di Polizia Scientifica ha proceduto ad effettuare i rilievi fotografici prima di effettuare il recupero di tutta la merce sequestrata unitamente al locale.
La ditta fornitrice dell'impianto ha fornito alla Polizia le coordinate per giungere sul luogo in cui venivano segnalata la presenza dell'auto. Gli agenti del Commissariato di Polizia hanno cercato a cinque chilometri dal centro abitato. Ad un certo punto hanno udito dei rumori di sega elettrica e ferraglia in localita' 'Casa San Martino' provenire da un capannone in muratura situato in aperta campagna. Gli agenti hanno scoperto due uomini intenti a sezionare la parte anteriore della Ford.
Dopo aver bloccato i due pregiudicati, e' partita la perquisizione all'interno e all'esterno del capannone che il primo ha dichiarato di aver preso in fitto. Sparsi per terra c'erano decine di arnesi utili allo scasso, seghe elettriche, gruppi elettrogeni; la Ford, dalle cui targhe si risaliva al mezzo che si stava cercando, era ormai composta solo dalla scocca e presentava il telaio abraso.
Sono stati sequestrati anche due furgoni ritrovati nelle immediate vicinanze, di cui uno privo di targhe e con il telaio abraso e che conteneva i pezzi appena smontati dell'auto rubata a Molfetta, mentre l'altro, intestato ad una ditta di Andria, conteneva una bombola d'ossigeno con fiamma ossidrica utilizzata per tagliare piu' velocemente possibile e facendo pochissimo rumore, le autovetture. Sul posto personale del Gabinetto di Polizia Scientifica ha proceduto ad effettuare i rilievi fotografici prima di effettuare il recupero di tutta la merce sequestrata unitamente al locale.
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