di Redazione
Andrà in onda venerdì 9 aprile alle 21 su RaiDue “La doppia vita di Natalia Blum”, primo episodio della seconda serie della fiction tv “Crimini”, prodotta da Rodeo Drive per Rai Fiction e realizzata con il contributo dell’Apulia Film Commission. Il film tv, diretto da Anna Negri, è stato interamente girato a Bari e vede come protagonisti della puntata gli attori Emilio Solfrizzi e Anita Caprioli. Il cast si completa con Paolo De Vita e Mimmo Mancini (entrambi pugliesi come Solfrizzi), Lidiya Liberman, Gigi Angelillo, Pia Lanciotti e Pilar Abella. La storia è tratta da un racconto di Gianrico Carofiglio pubblicato nel volume “Crimini italiani” (Einaudi Stile Libero), un’antologia del “noir” in cui undici autori descrivono, da Nord a Sud, l’Italia del crimine, della corruzione, dell’arricchimento personale.
Il racconto breve di Carofiglio è ambientato nel mondo dell’editoria. Marco Blasetti è un editor brillante e cinico, ha una bella e sofisticata fidanzata, una vita comoda e appagata. Almeno così pare. Ha anche scritto un libro che si intitola “Come scrivere un romanzo” e per farselo pubblicare, va in giro per l’Italia a presentarlo.
Ma la tappa di Bari sarà il suo capolinea. A Bari incontra una ragazza. Strana e molto bella. I suoi occhi brillano nella pioggia di quella sera. La ragazza ha scritto un libro, anzi metà. Consegna il suo manoscritto a Marco, alla fine della sua presentazione. “Da quasi un anno faccio la puttana. Sono laureata in giurisprudenza, e mio padre pensa che studi per diventare magistrato”. Sono queste le prime parole del libro. Lui le legge, e tutto cambia.
Andrà in onda venerdì 9 aprile alle 21 su RaiDue “La doppia vita di Natalia Blum”, primo episodio della seconda serie della fiction tv “Crimini”, prodotta da Rodeo Drive per Rai Fiction e realizzata con il contributo dell’Apulia Film Commission. Il film tv, diretto da Anna Negri, è stato interamente girato a Bari e vede come protagonisti della puntata gli attori Emilio Solfrizzi e Anita Caprioli. Il cast si completa con Paolo De Vita e Mimmo Mancini (entrambi pugliesi come Solfrizzi), Lidiya Liberman, Gigi Angelillo, Pia Lanciotti e Pilar Abella. La storia è tratta da un racconto di Gianrico Carofiglio pubblicato nel volume “Crimini italiani” (Einaudi Stile Libero), un’antologia del “noir” in cui undici autori descrivono, da Nord a Sud, l’Italia del crimine, della corruzione, dell’arricchimento personale.
Il racconto breve di Carofiglio è ambientato nel mondo dell’editoria. Marco Blasetti è un editor brillante e cinico, ha una bella e sofisticata fidanzata, una vita comoda e appagata. Almeno così pare. Ha anche scritto un libro che si intitola “Come scrivere un romanzo” e per farselo pubblicare, va in giro per l’Italia a presentarlo.
Ma la tappa di Bari sarà il suo capolinea. A Bari incontra una ragazza. Strana e molto bella. I suoi occhi brillano nella pioggia di quella sera. La ragazza ha scritto un libro, anzi metà. Consegna il suo manoscritto a Marco, alla fine della sua presentazione. “Da quasi un anno faccio la puttana. Sono laureata in giurisprudenza, e mio padre pensa che studi per diventare magistrato”. Sono queste le prime parole del libro. Lui le legge, e tutto cambia.