LECCE - Il vescovo della Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca, in provincia di Lecce, monsignor Vito De Grisantis, e' morto questa mattina intorno alle 5,30 nell'ospedale 'Panico' di Tricase. Soffriva per una grave malattia.La salma sara' esposta nel palazzo vescovile di Ugento fino a sabato quando alle 16 saranno celebrati i funerali nella cattedrale. La messa di esequie sara' celebrata, invece, lunedi' 5 aprile alle 19 nella cattedrale dal cardinale Salvatore De Giorgi. Monsignor De Grisantis sara' sepolto nel cimitero di Lecce.
''La morte di Monsignor De Grisantis suscita in me profondo dolore e commozione. Un Uomo mite e un Pastore generoso'', ha scritto in una nota il presidente della Regione Vendola.
''In questi anni, il suo magistero - aggiunge Vendola - ci ha richiamato alla nobilta' della politica, a ritrovare la parte migliore di noi stessi per metterla al servizio della comunita'. Un vescovo che ci ha rammentato il tema francescano dell'amore smisurato per il creato e le sue creature, del dovere della giustizia e del diritto alla pace''.
''In un Sud che cumula periferie urbane e sociali - sottolinea Vendola - la parola di questo vescovo si e' fatta annuncio di speranza, ammonendo tutti noi che la lotta alla poverta' non puo' che incarnarsi in politiche e culture della accoglienza, dell'inclusione e dell'inviolabilita' dei diritti umani. La sua testimonianza rappresentera' per noi un ulteriore stimolo per continuare a riannodare i fili della cooperazione tra i popoli, della solidarieta' e della condivisione''.
''La morte di Monsignor De Grisantis suscita in me profondo dolore e commozione. Un Uomo mite e un Pastore generoso'', ha scritto in una nota il presidente della Regione Vendola.
''In questi anni, il suo magistero - aggiunge Vendola - ci ha richiamato alla nobilta' della politica, a ritrovare la parte migliore di noi stessi per metterla al servizio della comunita'. Un vescovo che ci ha rammentato il tema francescano dell'amore smisurato per il creato e le sue creature, del dovere della giustizia e del diritto alla pace''.
''In un Sud che cumula periferie urbane e sociali - sottolinea Vendola - la parola di questo vescovo si e' fatta annuncio di speranza, ammonendo tutti noi che la lotta alla poverta' non puo' che incarnarsi in politiche e culture della accoglienza, dell'inclusione e dell'inviolabilita' dei diritti umani. La sua testimonianza rappresentera' per noi un ulteriore stimolo per continuare a riannodare i fili della cooperazione tra i popoli, della solidarieta' e della condivisione''.
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