BARI - Dall'inizio dell'anno fino ai primi giorni di questo mese ha incendiato ben 21 cassonetti in plastica utilizzati per la raccolta dei rifiuti solidi urbani. Una donna di 45 anni, di origine tedesca, residente da oltre 10 anni a Putignano, in provincia di Bari e' stata identificata dai carabinieri e deferita alla Procura della Repubblica del capoluogo pugliese. L'accusa e' di incendio doloso.
Nelle indagini avviate dai militari non era stata inizialmente scartata alcuna ipotesi, nemmeno quella estorsiva. Raccolti pochi elementi, pero', l'attenzione degli inquirenti si e' rivolta verso un percorso insospettabile. Ristretto il 'raggio d'azione' dell'incendiario, i carabinieri, dopo un lavoro di riscontro, sono giunti a identificare la responsabile, che, di fronte all'evidenza, ha confessato, riconducendo il gesto alle sue particolari condizioni psico-fisiche. Poi la donna e' stata affidata agli uffici del Comune in modo da garantirle un adeguato sostegno socio-sanitario.
Nelle indagini avviate dai militari non era stata inizialmente scartata alcuna ipotesi, nemmeno quella estorsiva. Raccolti pochi elementi, pero', l'attenzione degli inquirenti si e' rivolta verso un percorso insospettabile. Ristretto il 'raggio d'azione' dell'incendiario, i carabinieri, dopo un lavoro di riscontro, sono giunti a identificare la responsabile, che, di fronte all'evidenza, ha confessato, riconducendo il gesto alle sue particolari condizioni psico-fisiche. Poi la donna e' stata affidata agli uffici del Comune in modo da garantirle un adeguato sostegno socio-sanitario.
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