ROMA. Le persone con disabilita' di sei anni e piu' che vivevano in famiglia in Italia nel 2004 erano 2,6 milioni, pari al 4,8 per cento della popolazione italiana, altre 190 mila (0,4% della popolazione) vivevano in Istituto. Lo riferisce l'Istat nello studio ''La disabilita' in Italia'' reso noto questa mattina. Nel nostro Paese la disabilita' e' un problema che coinvolge soprattutto gli anziani, infatti, quasi la meta' delle persone con disabilita', un milione e 200 mila, ha piu' di ottanta anni. Due su tre sono donne.
Spesso sono portatori di due o piu' handicap e di malattie croniche come diabete, infarto, ictus o demenze (62,2%): oltre la meta', il 59,4%, lamenta almeno una malattia cronica grave. Secondo i dati, circa 700 mila persone di 6 anni e piu' presentano delle difficolta' nel movimento, mentre sono circa 376 mila, pari allo 0,7%, le persone che hanno delle difficolta' nelle funzioni della vita quotidiana e a espletare le principali attivita' di cura personali. 217 mila persone hanno difficolta' sensoriali, alla vista, all'udito o alla parola, con tutte le limitazioni del sentire, del parlare e del vedere ad esse connesse.
Il 93% degli italiani con disabilita' vive in famiglia: il 27% in coppia senza figli, il 10% in coppia con figli, mentre il 43% resta con la famiglia d'origine. Solo lo 0,4% vive in istituto e si tratta in gran parte di anziani non autosufficienti.
A livello regionale, livelli molto alti di disabilita' si registrano (sempre al 2004) in Sicilia (6,1 per cento), Umbria (6,0 per cento), Molise e Basilicata (entrambe 5,8 per cento) , piu' bassi a Bolzano (2,5 per cento), Trento (2,9 per cento), Lombardia (3,8 per cento) e Valle d'Aosta (4,1 per cento).
Sul fronte della sussistenza, solo il 3,5% degli italiani con disabilita' ha un lavoro, lo 0,9% sta cercando un'occupazione. Il 66% e' fuori dal mercato lavorativo, o perche' in pensione (43,9% ), o perche' inabile al lavoro (21,8%).
Spesso sono portatori di due o piu' handicap e di malattie croniche come diabete, infarto, ictus o demenze (62,2%): oltre la meta', il 59,4%, lamenta almeno una malattia cronica grave. Secondo i dati, circa 700 mila persone di 6 anni e piu' presentano delle difficolta' nel movimento, mentre sono circa 376 mila, pari allo 0,7%, le persone che hanno delle difficolta' nelle funzioni della vita quotidiana e a espletare le principali attivita' di cura personali. 217 mila persone hanno difficolta' sensoriali, alla vista, all'udito o alla parola, con tutte le limitazioni del sentire, del parlare e del vedere ad esse connesse.
Il 93% degli italiani con disabilita' vive in famiglia: il 27% in coppia senza figli, il 10% in coppia con figli, mentre il 43% resta con la famiglia d'origine. Solo lo 0,4% vive in istituto e si tratta in gran parte di anziani non autosufficienti.
A livello regionale, livelli molto alti di disabilita' si registrano (sempre al 2004) in Sicilia (6,1 per cento), Umbria (6,0 per cento), Molise e Basilicata (entrambe 5,8 per cento) , piu' bassi a Bolzano (2,5 per cento), Trento (2,9 per cento), Lombardia (3,8 per cento) e Valle d'Aosta (4,1 per cento).
Sul fronte della sussistenza, solo il 3,5% degli italiani con disabilita' ha un lavoro, lo 0,9% sta cercando un'occupazione. Il 66% e' fuori dal mercato lavorativo, o perche' in pensione (43,9% ), o perche' inabile al lavoro (21,8%).
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Salute e benessere