Istat, più del 50% degli Italiani non legge più libri

di Redazione
BARI
. Che gli Italiani non amassero i libri lo si sapeva già. Ma non in questi termini. A confermare le tendenze negative della propensione alla lettura dei nostri connazionali sono le ultime analisi effettuate nel 2009 dall'Istat: il 45,1% della popolazione (oltre 25 milioni e 300 mila persone) dichiara di aver letto almeno un libro. La quota piu' alta di lettori si riscontra tra la popolazione di 11-17 anni (oltre il 58%), con un picco tra gli 11 e i 14 anni (64,7%), e decresce all'aumentare dell'eta'. Già a partire dai 35 anni la quota di lettori scende sotto il 50%, per diminuire drasticamente dai 65 anni in poi e raggiungere il valore piu' basso tra la popolazione di 75 anni e piu' (22,8%). Lo spiega l'Istat che oggi ha diffuso i dati dell' indagine ''Aspetti della vita quotidiana'' che rileva ogni anno informazioni sulla lettura di libri nel tempo libero, sul profilo dei lettori e sulla dotazione delle biblioteche domestiche. Le donne leggono piu' degli uomini: le lettrici, infatti, sono il 51,6% rispetto al 38,2% dei lettori. Le differenze di genere sono presenti in tutte le fasce di eta' e risultano molto forti tra i 20 e i 24 anni, dove la quota di lettrici supera il 66%, mentre quella dei lettori si attesta al 39,2%. Le differenze di genere si annullano solo per le persone con 75 anni e piu', fascia di eta' in cui dichiarano di leggere nel tempo libero il 23,3% degli uomini e il 22,5% delle donne.

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